SUNN IL MITE NON EFFETTUA ALCUN MONITORAGGIO O ANALISI DEI DATI DEGLI UTENTI

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venerdì 27 aprile 2012

Fu la vitamina C ( e non i vaccini ) a debellare l'epidemia di polio 1948/49 --- Vitamin C cured polio during the epidemic of 1948 - 49

Si suole narrare che aver debellato l'epidemia di polio del 1948/49 è stata l'apoteosi della vaccino-terapia. 
In realtà la polio sussiste tutt'oggi, spesso trasmessa dai vaccini stessi; semplicemente ha assunto nuovi nomi.

 Peggio ancora: un muro di silenzio ha inghiottito il medico di una piccola cittadina che guarì le vittime della polio nei tardi anni '40,  e sin oltre gli albori degli anni '50, usando mega dosi di vitamina C.

Il suo nome è Frederick Robert Klenner, MD.

Il successo delle guarigioni, operate mediante somministrazione di acido ascorbico vitamina C, fu ignorato anche dopo l'aver prodotto documentazioni attorno alle sue terapie in una presentazione delle sue scoperte presso la sessione annuale della American Medical Association, nel giugno 10, 1949 in Atlantic City, New Jersey.

Il monopolio medico allopatico, ancora oggi, rifiuta di riconoscere efficacia a trattamenti basati sull'assunzione di mega dosi di vitamine ( per un periodo certo e sotto stretto controllo medico !!!).


 (NaturalNews) It's common for shills and Internet "trolls" commenting on vaccination articles to reference the "eradication of polio" as a vaccine triumph. No mention is made of how polio continues, often from polio vaccinations but under different names.But worse than that is the shield of silence obscuring a humble small town physician who cured polio victims in the late 1940s and early 1950s using mega-dosages of vitamin C. His name was Frederick Robert Klenner, MD.His successful healing with high-dose ascorbic acid vitamin C was ignored even after producing papers on his cures and making a presentation of his findings on polio at the Annual Session of the American Medical Association on June 10, 1949 in Atlantic City, New Jersey.The allopathic medical monopoly still refuses to acknowledge mega-dose vitamin treatments today.

Armanetti sfida il CICAP di Piero Angela con “un milione di euro”

FIRENZE – In occasione del 2012, un anno “speciale” per il Paranormale e dell’uscita del Suo libro “Manuale di Psicoestesia” Armanetti OFFRE al Cicap “UN MILIONE DI EURO”.
La cifra sarà devoluta a chiunque del Cicap voglia verificare dal vivo (sperimentazione osservazionale) il verificarsi del qui descritto “FENOMENO PARANORMALE” RIPETUTO PER 33 VOLTE (circa 33303 euro a volta).
Armanetti: “Il terreno lo sceglieranno i Vs 33 clienti non perché io non ne abbia ma perché voi possiate gestire con certezza tutte le fasi della RICERCA TERMALE che sarà effettuata con il metodo PARANORMALE della “Psicoestesia” ed Io fino alla al momento della ricerca NON possa sapere in quale terreno debba fare la ricerca NON DI ACQUA ma di ACQUA TERMALE.. e non solo! Farò una previsione scritta e controfirmata da Voi delle profondità, ED INCREDIBILMENTE DELLE TEMPERATURE DELLE ACQUE TERMALI CHE SI TROVANO A CENTINAIA DI METRI DI PROFONDITA’ . La scienza attuale lo ritiene impossibile quindi non solo “una Sfida” ma un accordo in cui Voi guadagnerete molti soldi facendo quello che da sempre dite di voler fare VERIFICARE DAL VIVO UN FENOMENO PARANORMALE…e lo farete per 33 volte!!! Non sarà una prova definitiva.. non basta…bene siccome è ripetibile 33 volte guadagnerete molti soldi verificando il RIPETERSI DEL FENOMENO PARANORMALE E FARETE LA VS STATISTICA VOI!!”

I terreni considerati validi saranno quelli dove Armanetti scopre con il suo metodo “La Psicoestesia” la presenza di Acqua Termale entro i 600 metri ed in cui sia esclusa la presenza di gas entro tale profondità.
TUTTE LE TRIVELLAZIONI ERRATE E QUINDI SENZA “ACQUA TERMALE” SARANNO PAGATE DA ARMANETTI…
Regioni prescelte: Piemonte, Lombardia, Veneto, Toscana, Lazio.
Armanetti conclude: “In 33 prove indicate dal Cicap e sotto la loro supervisione possono avvenire solo tre cose o fallisco economicamente in quanto ogni trivellazione sbagliata la pagherei Io… Oppure ci riesco senza avere poteri extrasensoriali e sono perciò il mago più grande della storia… Oppure ci riesco perché ho veramente capacità extrasensoriali ed il CICAP GUADAGNA UN MILIONE DI EURO…
E VERIFICA IL RIPETERSI DI FENOMENI PARANORMALI”…

Microrganismi mutanti attaccano la Stazione Spaziale Internazionale --- Mutant space microbes attack ISS: 'Munch' metal, may crack glass


76 tipi di microrganismi mutanti sono stati individuati sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Sebbene la maggior parte di essi è innocua, alcuni sono già in grado di causare seri danni. E nessuno sa come muteranno ulteriormente nello spazio.

" Avevano simili problematiche anche sulla vecchia stazione spaziale MIR, ora li abbiamo sulla ISS. La microflora sta attaccando la stazione. Questi organismi corrodono i metalli e i polimeri e possono causare malfunzionamenti delle attrezzature di bordo," afferma Anatoly Grigoryev, il vice-presidente della Accademie delle Scienze Russe.

I microrganismi sono in mutazione e diventano altamente aggressivi: corrodono il vetro, il metallo e l'isolamento dei cavi elettrici.

Come provato da svariati esperimenti tali batteri possono sopravvivere per anni, in condizioni estreme, all'esterno della stazione.

I cosmonauti utilizzano un disinfettante liquido per decontaminare la stazione spaziale, ma non è possibile raggiungere tutte le aree contaminate manualmente; così si pensa di inviare a bordo una potente lampada antibatterica a raggi UV per bonificare gli ambienti.

 
Come sono arrivati i microrganismi nella stazione spaziale?

La versione ufficiale parla di contaminazione accidentale dovuta ai vari cargo provenienti dalla terra; a guardare alcuni appunti del CNR parrebbe invece una diffusione scientemente programmata per studiare i mutanti e coltivarne i più promettenti.




 (CNR) I migliori performanti saranno selezionati in opportune condizioni sperimentali atte all'individuazione di caratteristiche specifiche.Parte delle attività di ricerca saranno focalizzate in ambito di ricerca spaziale, in cui gli organismi sperimentano condizioni ambientali estreme. A tal fine verranno progettati esperimenti di simulazione a terra in cui si sottopongono gli organismi fotosintetici alle condizioni spaziali di radiazione ionizzante, ipergravità e microgravità. Successivamente i mutanti più promettenti verranno analizzati e la loro tolleranza confermata in esperimenti a bordo della Stazione Internazionale Spaziale (ISS). Inoltre saranno studiati anche alcuni mutanti che in precedenti voli (FOTON M3 space mission, 2007) hanno dato ottimi risultati in termini di tolleranza alle radiazioni spaziali

PDF: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA TUSCIA DI VITERBO
RUOLO DELL’AUXINA NELLA RISPOSTA DELLE PIANTE A CONDIZIONI SPAZIALI SIMULATE: RADIAZIONE NEUTRONICA E MICROGRAVITÀ

giovedì 26 aprile 2012

Il ritorno della mucca pazza --- Mad cow is back

Grazie al blocco delle importazioni di carne bovina americana attuato dalla Corea del Sud, si viene a sapere che in America, in California precisamente, è  tornata la mucca pazza.



 

Omaggio a Wilhelm Reich

 Nell' ottobre del 1935 trecento notissimi psichiatri invitarono il mondo alla riflessione. L'Italia aveva appena invaso l'Abissinia. Migliaia di persone, fra cui donne e bambini, venivano trucidate. Si cominciò ad avere un'idea delle proporzioni che avrebbe assunto lo sterminio di massa nel caso di una nuova guerra mondiale.
C'era da aspettarsi che una nazione come quella italiana, dove larghi strati della popolazione morivano di fame, accogliesse con entusiasmo e senza ribellarsi la chiamata alle armi; nondimeno, il fatto era pur sempre incomprensibile. Esso confermava non solo l'impressione generale che il mondo, in certi paesi, fosse guidato da persone in cui gli psichiatri non avrebbero mancato di scoprire segni di confusione mentale; ma che, più ancora, è malato lo stesso popolo, in tutte le parti del mondo; le reazioni della gente sono anormali, contrastano con i suoi stessi desideri e con le sue stesse reali possibilità. Ecco quali sono le manifestazioni di queste reazioni anormali: morire di fame mentre c'è abbondanza; essere esposti al freddo, alla pioggia e alla neve quando c'è carbone, materiale e spazio per costruire; credere che cia una potenza divina, con una lunga barba bianca, a governare tutto e che si sia alla mercé di questa potenza, per il bene e per il male; assassinare con entusiasmo degli innocenti e convincersi di avere il dovere di conquistare un paese di cui non si è mai sentito parlare; essere in cenci e sentirsi, nello stesso tempo, i rappresentanti della "grandezza della nazione"; dimenticare le promesse fatte da un politicante prima di diventare capo di una nazione; delegare ad alcuni individui, come uomini di stato, un potere quasi assoluto sulla propria vita e sul proprio destino; non essere capace di concepire che anche il cosidetto grande timoniere dello stato deve mangiare, dormire, rispondere all'appello della natura, e che anch'essi sono governati da impulsi emozionali inconsci e incontrollabili e che hanno le loro turbe sessuali come qualsiasi mortale; considerare naturale picchiare i bambini nell'interesse della"civiltà"; negare agli adolescenti, che sono nella primavera della vita, la felicità dell'accoppiamento sessuale. E si potrebbe continuare all'infinito con gli esempi.
Il manifesto dei trecento psichiatri fu un'azione prammatica da parte di una scienza che si considera di solito non-prammatica. Ma fu un'azione incompleta. Anche se descriveva correttamente il fenomeno, non arrivava alle sue radici. Non si poneva il problema della natura del male comune a tutti gli esseri umani d'oggi. Non si domandava perchè le masse si mostrano così pronte a sacrificarsi nell'interesse di pochi intriganti politici. Non chiariva la differenza tra una reale soddisfazione dei propri bisogni e la soddisfazione illusoria fornita dall'entusiasmo nazionalistico, così intimamente vicino all'estasi del fanatismo religioso. La fame e la miseria delle masse, mentre la produzione aumenta, invece di portare a una razionale pianificazione dell'economia, si risolvono nell'affermazione della fame e del depauperamento emotivo delle stesse masse operaie. Il movimento della libertà ha perduto lo slancio. Il problema non è la psicologia degli uomini di stato ma quella delle masse.
Gli uomini di stato di oggi sono amici, fratelli, cugini o suoceri di magnati della finanza o dittatori. Il fatto che la massa di gente pensante e istruita non se ne accorge e non agisce di conseguenza, è esso stesso un problema. Non lo si può risolvere analizzando degli individui con test di "psicodiagnostica."
I disturbi mentali, e fra questi l'indebolimento del pensiero razionale, la rassegnazione, la sottomissione all'autorità e al Fuhrer, sono ridotti alla formula più semplice, espressione di turbe nell'armonia della vita vegetativa, e particolarmente nella vita sessuale, così com'è voluta dalla meccanizzazione della vita sociale.

tratto da: Wilhelm Reich, La rivoluzione sessuale

mercoledì 25 aprile 2012

'Micidiali '90: poesia di Gianni Collu

Guarda

tutto capisci

e guarda ancora

Aspetti di stancarti x poi stare meglio
o peggio?

Quanto voglio bene a tutti

Quanto sono diventato grande

Ho imparato la paura
Ho acquisito la paura

Vorrei vivere diversamente

Vorrei vivere

Domani sarà sicuro 

migliore

anche domani
sarà un bel giorno per imparare

Nessuno uscirà vivo di qui
...ma non è detta l'ultima parola



sabato 21 aprile 2012

giovedì 19 aprile 2012

Le avventure di Pinocchio

Classificato come "sceneggiato" laddove, a mio giudizio almeno, si dovrebbe parlare, più correttamente, di "film per la televisione" anche perchè dal lungometraggio tradizionale mutua moltissime peculiarità sue proprie come, ad esempio, la fotografia ed il montaggio e, d'altro canto, la presenza di Nino Baragli - la quintessenza della "rimessa in costruzione" dell'analisi logica della cinematografia italiana - è lì ad attestarcelo. Direi di partire dall'assunto che, con "Le avventure di Pinocchio" ci troviamo di fronte ad uno dei prodotti più belli, in senso lato, di tutta la produzione della televisione pubblica nel corso di oltre mezzo secolo di storia ; e la Rai di produzioni di altissima qualità ne ha fatta tantissima onde per cui annoverarla fra quelle più belle non è niente affatto scontato e riduttivo - anzi è, esattamente, l'opposto - non solo per la qualità intrinseca della riduzione cinematografica ma, vieppiù, per l'oggettiva difficoltà cui una riduzione del genere andava incontro perchè la lettura e la interpretazione di Comencini è stata, al contempo, fedelissima e rivoluzionaria. Comencini era un massone - ovvero, quanto meno, a conoscenza di tanta simbologia massonica - e nel lungometraggio ha lasciato, sporadicamente, tutta una serie di indizi nitidi a coloro in grado di poterli leggere quasi a voler rasserenare chi di dovere della consapevolezza profonda del vero senso escatologico dell'opera collodiana giacchè Pinocchio resta, nelle intenzioni dell'autore, una allegorica iniziazione massonica e di questo aspetto, appunto, il cineasta ne era, come detto dianzi, conscio. Ma la lettura del regista è, al contempo, assolutamente rivoluzionaria vuoi per esigenze specificamente tecniche - l'impossibilità, per intenderci, di far recitare un burattino di legno per l'intera durata del lungometraggio in una epoca nella quale l'ausilio della computer grafica era una chimera protofantascientifica che lo "obbliga", così, a cambiare la sceneggiatura del racconto inducendo, sin dalla prima puntata, una reiterata metamorfizzazione del burattino in bambino - vuoi per intime convinzioni sue proprie che si sposano ad una lettura quasi neorealista della favola collodiana per cui, sospesi in un equilibrio precario, la storia oscilla, simultanamente, su due piani assolutamente dialettici e stridenti ovvero uno specificatamente trascendente ed un altro assolutamente immanente la cui sintesi sarà, allegoricamente, rappresentata dalla definitiva abiuria del burattino nel ventre della balena (o del pescecane come sottolinea Manfredi...) operata, vero, dalla fata turchina ma indotta espressamente da Geppetto che si inserisce - un'altra chiave di lettura - prepotentemente nella economia della storia. Queste molteplici chiavi di lettura e di riduzione scenografica operate da Comencini rispondevano, espressamente, ad una serie di profondissime convinzioni del cineasta la cui formazione nell'Italia del dopoguerra, all'ombra dei grandi maestri della cinematografia italiana neorealista, non poteva, per così dire, restando in un cantuccio a latere della macchina da presa, eclissarsi : tutt'altro !

Il primo sguardo "neorealista" che si impone nella produzione comenciniana concerne proprio il personaggio di Lucignolo affidato ad un ragazzo di borgata romano - Domenico Santoro - che il regista aveva conosciuto, personalmente, nel corso della realizzazione di alcuni cortometraggi di taglio spiccatamente documentaristico inerente il lavoro minorile ed il precariato di quello che, oggi, definiremmo come sottoproletariato urbano ma che, in quegli anni, era ancora inquadrato, anche politicamente, come proletariato tout-court generando una serie di distonie e di confusioni, anche semantiche, grossolane dalle quali, per alcuni versi, molta di quella che viene arbitrariamente definita intellighenzia italica ancora non ha preso le distanze. Lucignolo è, nella rilettura della favola collodiana, un ragazzo difficile con una famiglia assolutamente disastrata alle spalle, abbandonato a sè stesso e vittima della violenza gratuita che il padre esercita, arbitrariamente, su di lui e, presumibilmente, anche sulla madre quando la sera, al termine di una infame giornata di lavoro, si ubriaca maledettamente estrinsecando il lato oscuro suo proprio. Certo questa interpretazione non è nitidamente percepibile di primo acchito eppure, ascoltando con estrema attenzione lo svolgimento dei dialoghi, emerge distintamente disegnando un quadro assolutamente desolante di quello che è l'entourage di Lucignolo e che, molto probabilmente, rifletteva se non la situazione sua propria - di Domenico Santoro, intendo - quella di molti ragazzi borgatari capitolini dei primi anni settanta. Lucignolo è, dunque, un ragazzo difficile, un emarginato ; ma la visione comenciniana, romantica, lo ammanta di un pathos miltoniano alla stregua di un eroe tragico e questa sua intuizione, indovinatissima, conferisce uno spessore altrimenti assente al personaggio collodiano ma questa connotazione lungi dallo snaturarlo sembra, per converso, essere una qual sorta di fisiologico sviluppo della primigenia visione collodiana quasi come se il Lorenzini (il vero nome di Collodi n.d.r.) non avesse avuto il tempo necessario per tratteggiarne, appieno, le sfumature. Lucignolo, quindi, rappresenta, ad un tempo, una peculiare chiave di lettura comenciniana assolutamente rivoluzionaria - assente, infatti, nel romanzo originario - ma, al contempo, assolutamente canonica e complementare con lo spirito dello scrittore fiorentino. E questa schizofrenica chiave di volta la individuiamo, ancor più chiaramente, proprio nella figura di Geppetto per il quale, per inciso, il regista aveva pensato, in un primo tempo, a Vittorio Gassman salvo poi, su indicazione del celeberrimo mattatore, dirottare la propria scelta verso un attore più "dimesso" come Manfredi proprio perchè la preponderanza scenica di Gassman avrebbe seriamente inficiato la realizzazione del lungometraggio che, a quel punto, avrebbe potuto anche chiamarsi "Le avventure di Geppetto" (come, si sussurra, ebbe a dire lo stesso Gassman a Comencini quando fu, da questi, contattato). Ma il "modus recitandi" manfrediano era indispensabile - e si dimostrò, a conti fatti, indovinatissimo - perchè, attraverso Geppetto, Comencini riesce a spostare la macchina da presa e ad incastonare il lungometraggio su un'altra chiave di lettura incardinata sul rapporto padre-figlio assolutamente, o quasi, latitante nella stesura del romanzo anche se, ad onor del vero, per quanto eterodossa anch'essa poteva essere una "fisiologica conseguenzialità" della primigenia stesura del racconto da parte del Lorenzini riecheggiando, dunque, quanto era già successo proprio con Lucignolo. Il rapporto padre-figlio si innesta su quello madre-figlio (quello, cioè, della fata turchina nei confronti di Pinocchio) e si pone su un piano, qualitativamente, diverso rasentando il sublime perchè, per molti versi, rappresenta la quintessenza stessa dell'amore in quanto che a differenza della fata turchina, la cui benevolenza nei confronti del burattino è sempre condizionata al comportamento del ragazzo, l'amore di Geppetto è, sin dall'inizio, assolutamente totalizzante ed incondizionato ed il continuo rimando alla frase "sibillina", reiteratamente riproposta nel corso di tutto il lungometraggio, "L'ho fatto io" - riferendosi, da un lato, alla manifattura del burattino, certo, ma con chiare allusioni a qualcosa che andava ben oltre la semplice realizzazione artigianale di un, per l'appunto, mero manufatto - è la espressione, antitetica e per nulla dialettica, di una frapposizione, paterna, affatto diversa che stride, maledettamente, con quella materna ; e questo contrasto, soffuso ma presente nel corso di tutta l'opera, esplode fragorosamente al termine delle continue metamorfizzazioni del burattino che lascia alle spalle, una volta per tutte, il proprio "feticcio" nel ventre della balena a seguito, non a caso, degli strali lanciati all'indirizzo della fata proprio da Geppetto che la accusa, ad alta voce, di essere una megera. Alla fin fine, dunque, è proprio l'amore, immenso, del padre verso il figlio che indurrà la fata turchina a scindere, definitivamente, Pinocchio dal proprio alter-ego inanimato ed a trasformarlo, finalmente, in un bambino vero. E questa chiave di lettura comenciniana è meravigliosa !

O, almeno, è quello che io penso.


martedì 17 aprile 2012

Nel fango del dio pallone


lunedì 16 aprile 2012

Acerra - Nola - Marigliano: nel triangolo della morte le persone invecchiano prematuramente

 Centinaia di discariche illegali di rifiuti in Italia potrebbero essere la causa dell'invecchiamento precoce delle popolazioni limitrofe.
Un' area della regione Campania - situata fra i comuni di Acerra, Nola e Marigliano - è stata ribattezzata come "Il triangolo della morte" per l'elevato numero di decessi per cancro riscontrato in loco. 
Sono stati rilevati anche casi di difetti alla nascita.
Le morti sono molto probabilmente legate agli effluvi e al percolato di circa 1230 discariche illegali di rifiuti tossici e speciali presenti in quel territorio.
Per investigare sulle cause dei difetti alla nascita il ginecologo Carmine Nappi ed i suoi colleghi dell' università Federico II di Napoli, assieme a Bruna De Felice della Seconda Università di Napoli, hanno esaminato campioni di sangue di donne sane che si sono recate in clinica per abortire.
I ricercatori si sono concentrati sui telomeri - le sequenze di DNA che fanno da "tappo" alle estremità dei cromosomi - nelle cellule ematiche delle donne.
I telomeri si accorciano con l'età e possono ridursi quando sono esposti a sostanze dannose alla ossigenazione  metabolica. Telomeri molto corti sono connessi a malattie legate all'età, come disturbi cardiaci e demenza.
I ricercatori hanno scoperto che la lunghezza dei telomeri campionati di 50 donne residenti nel tristemente noto "triangolo" è significativamente più corta rispetto a quello delle donne viventi in zone limitrofe, ma prive di discariche.
Inoltre gli effetti più rilevanti, di accorciamento dei telomeri, sono stati rilevati nelle donne che vivono più vicino ai siti tossici.
"Ciò significa che le cellule sono state esposte a stress ossidativo", afferma Nappi.
In sostanza, i risultati suggeriscono che le donne stanno invecchiando prematuramente, dice: "le donne sono sane, ma la riduzione della lunghezza dei telomeri significa che la loro età cellulare è superiore all' età biologica".

Thomas von Zglinicki, che compie ricerche sull'invecchiamento alla Newcastle University d' Inghilterra concorda sul fatto che le donne stanno invecchiando più velocemente del dovuto.
" Sappiamo che le persone con i telomeri più corti tendono ad essere soggette a molte malattie a lungo termine legate all'invecchiamento", sostiene.
Questo invecchiamento precoce potrebbe essere la causa della maggiore incidenza di difetti alla nascita, che sono molto comuni nelle donne anziane, afferma Nappi.
 Il gruppo di ricercatori non è sicuro su quale sostanza chimica presente nelle discariche sia alla base di questo fenomeno, ma il sospetto punta dritto alle diossine.
"Noi pensiamo che la diossina abbia notevoli effetti sullo sviluppo embrionale", dice Nappi.

Una ulteriore e grave fonte di diossine è rappresentata dagli inceneritori di rifiuti presenti nella regione Campania.

"In Campania, dal punto di vista della raccolta dei rifiuti, stiamo vivendo nel terzo mondo", asserisce Nappi. Dobbiamo localizzare tutti i siti di stoccaggio illegale e bonificarli".


The deaths are probably linked to environmental pollution leaching from an estimated 1230 illegal hazardous waste dumps in the area

domenica 15 aprile 2012

1923: i primi vagiti della geo-ingegneria


L'aeroplano attacca le nuvole

Un giorno lavorando nella mia camera ho udito il rumore di un aeroplano che passava. Guardando dalla finestra ho visto un apparecchio che picchiava dritto in una nuvola. Per qualche secondo è sparito interamente nella nuvola, poi è riapparso dall'altro lato della nuvola, l'apparecchio si trascinava dietro una leggera fumata come una coda. Guardando più attentamente ho visto che era della polvere che si gettava dall'aeroplano. Allora ho compreso che era Warren che faceva i suoi esperimenti. L'aeroplano attraversò la nuvola cinque o sei volte. La nuvola si schiariva sempre più e dopo tre o quattro minuti sparì del tutto. La stessa cosa si produsse per la nuvola vicina dopo che l'aeroplano l'ebbe attraversata più volte. Dopo la seconda, una terza nuvola sparì senza lasciar traccia”.

Questo è ciò che scrive, nel 1923, Orville Wright, uno dei fratelli creatori dell'aeroplano.

Nel 1903 lui e suo fratello hanno costruito il primo aeroplano. Era un apparecchio goffo che decollava difficilmente e poteva salire appena a qualche metro da terra. Vent'anni più tardi Orville Wright ha potuto vedere con i suoi occhi il primo combattimento fra un vascello aereo e le nuvole.
Chi è dunque questo Warren di cui parla Orville Wright?

Warren è professore di università in una città degli Stati Uniti, Itaka. Faceva i suoi esperimenti con un altro professore, Bancroft. Per attaccare le nuvole si era prestato a Bancroft e a Warren un aeroplano da guerra. Questi installarono nell'aeroplano un dispositivo che doveva dare alla sabbia una carica elettrica. La sabbia era dispersa dall'elica dell'aeroplano. Quaranta kg. di sabbia erano sufficienti per far sparire una nuvola di alcuni km. di lunghezza e di 500 m. di profondità. In meno di un minuto si apriva dall'alto in basso un grande squarcio che andava da una parte all'altra. In 5-10 minuti la nuvola forata spariva completamente. Durante questo tempo attorno all'aerodromo pioveva o nevicava. Ecco quello che almeno hanno scritto i giornali dell'epoca. Questo fu uno dei primi casi in cui gli uomini si sono azzuffati con le nuvole.

Tre anni più tardi, nel 1926, nei giornali stranieri apparve una nuova comunicazione, sempre di origine americana, da Los Angeles. Questa volta non si trattava di un aeroplano, ma di una torre...
Nell'alto della torre, in una garitta, avevano installato degli apparecchi che dovevano ricevere delle speciali correnti elettriche, le correnti Tesla. Mentre la stazione era in moto tutti i pezzi metallici delle macchine si caricavano di elettricità. Bastava toccare con un dito un chiodo al muro perché sprizzasse una scintilla...Si mettevano in moto le macchine; in un'ora e mezzo circa tutto il cielo era coperto di nuvole. Questo è ciò che dicono Hight e Davis; ma i loro esperimenti non sono ancora stati verificati da alcuno, non sono perciò attendibili.
Molte altre comunicazioni ci sono giunte e ci giungono da diversi paesi: dall'America, dall'Australia, dall'Europa. Ve ne sono alcune che danno un certo affidamento, altre a cui non si può dar fede...

Nel novembre del 1923 si sono riuniti in una sala a Leningrado degli scienziati, invitati dal neonato Istituto della meteorologia sperimentale, uno dei più giovani istituti del mondo.
Gli scienziati dell'Istituto mostrarono agli invitati apparecchi e installazioni: li condussero in una vasta casa di vetro nella quale si facevano esperimenti di creazione della nebbia; li condussero tutti assieme per una stretta ripida scala fin sopra un'alta torre. E' in questa torre che un tempo aveva lavorato Popov, uno degli scienziati inventori della radio. Oggi dall'alto di quella torre gli uomini tentano di agire sulle nuvole per mezzo dei raggi X; non sono che i primi esperimenti.

Nell'altro lato del paese, sull'orlo del deserto, lavora l'Istituto turcmeno della pioggia. I lavori sono diretti dal fisico Fedoseev. Già nel 1931 nella conferenza per la lotta contro la siccità, Fedoseev raccontava come egli per la prima volta aveva tentato di provocare e di arrestare la pioggia.
Erano stati fatti due esperimenti: durante il primo il cielo era quasi senza nuvole; erano stati lanciati 2000 mc. di fumo carico di elettricità. In capo a due ore il cielo si era coperto di nuvole e si era messo a piovere: la pioggia era durata 8 minuti.
Durante il secondo esperimento il cielo era coperto di nuvole e vi era una pioggia incessante, si trattava di arrestare la pioggia; furono lanciati ancora 2000 mc. di fumo carico di elettricità di segno opposto alla precedente. In capo a 40 minuti si vide prodursi nelle nuvole una schiarita; tutt'intorno pioveva, solo sotto questa schiarita non pioveva.
Questo accadeva nel 1931; ma gli scienziati non si affrettarono a gridar vittoria, sapevano che bisognava essere molto prudenti per giudicare simili esperienze e avevano ragione perché come distinguere una pioggia naturale da una pioggia artificiale? Come decidere se era cessato di piovere naturalmente o se la pioggia era stata arrestata? Era troppo presto per trarre delle conclusioni.

Nel giornale Pravda si è potuto vedere qualche tempo fa un articolo sulle ultime esperienze dell'Istituto turcmeno della pioggia. Fedoseev e i suoi collaboratori tentano nei loro ultimi esperimenti di agire con l'atmosfera come un chimico agisce con una soluzione versata in una provetta o in un vaso di vetro. Ecco cosa dice l'articolo della Pravda:
Gli uomini dell'aviazione agricola “Y-2” gettavano sopra le nuvole delle materie chimiche che si presentavano in parte come soluzione vaporizzata e in parte come polvere finissima. Dopo cinque o sei minuti circa dall'inizio dell'esperimento apparve sulla linea di evaporazione, in una nuvola spessa e grigia, una schiarita visibile da terra che andava allargandosi, espandendosi a tutta la nuvola, che finì per prendere da per tutto una tinta bianca e lattiginosa. Mentre si osservava lo schiarimento della nuvola si potevano vedere discendere delle striscie scure di pioggia. Da prima caddero rare goccioline, poi queste si moltiplicarono, ingrandirono non distinguendosi più per la misura dalle gocce di una pioggia naturale.
La seconda serie di esperimenti è stata fatta su delle nuvole di pioggia che coprivano senza interruzione oltre la metà dell'orizzonte visibile. Il novanta per cento di questi esperimenti hanno dato risultati positivi, cioè una pioggia abbondante.
L'aviatore Jijnevski racconta ciò che avviene nella nuvola in questo tempo:
Una volta salito nella nuvola io l'attraverso in più direzioni. Vaporizzo la materia chimica, dopo di che esco dalla nuvola e comincio a girarvi sotto; comincia a piovere. Rientro di nuovo nella nuvola. Nello spessore della nuvola piove. Si sente attorno uno zufolio caratteristico, come quando si vola in una nuvola temporalesca”.


Immaginiamo che in un paese qualunque uno scienziato qualunque o un gruppo di scienziati, abbia trovato il mezzo per fare la pioggia ed il bel tempo e l'abbiano fatto brevettare. Il brevetto è comperato dalla “Compagnia generale del tempo”. La Compagnia generale costruisce in tutto il paese delle stazioni di comando del tempo. Vicino ad ogni stazione c'è un aerodromo; un migliaio di aeroplani sono in ogni istante pronti a prendere il volo per attaccare le nuvole. Quasi tutti i meteorologi del paese sono al servizio della Compagnia. L'ufficio principale riceve gli ordini di pioggia, di neve, di nebbia, una ordinazione perché la pioggia cada, un'altra perché non cada; ordinazioni di bel tempo, ordinazioni di cattivo tempo. Vi è come una lotta. Si libera il tempo ordinato da colui che lo pagherà maggiormente. Gli uni domandano bel tempo, altri tempo cattivo. Le società ferroviarie, di navigazione, di aviazione vogliono che cessi di piovere, di nevicare, che non vi sia più nebbia. Con loro sono i fabbricanti di automobili, di battelli, di aeroplani, di biciclette, di apparecchi fotografici, di tessuti leggeri, di costumi da bagno, di calzature estive, con loro sono i proprietari di città di mare, di alberghi, di uffici turistici.
Per le pioggie, le nevi e le nebbie, sono gli agricoltori che hanno bisogno della pioggia per irrigare i loro campi, che hanno bisogno della nebbia per proteggere i loro campi dai geli; con loro ci sono i fabbricanti di galoches, di ombrelli, di impermeabili, di indumenti di pelliccia e di lana, di sci e di slitte, i mercanti di combustibile, i proprietari di farmacie, di cliniche e di pompe funebri.
I giornali pubblicano degli articoli: “L'utilità della pioggia” e “La pioggia è nociva, “L'utilità della nebbia”, e “La nebbia è nociva”. Discussione al parlamento. Oggi c'è il partito del bel tempo, che ha la supremazia, domani il partito del tempo cattivo. I ministeri cadono e si riformano. La corruzione e le mancie divengono più frequenti che mai; i giudici e gli avvocati sono sovraccarichi di lavoro. Ogni giorno arrivano in tribunale querele su querele. Per settimane intere i migliori giuristi del paese deliberano su questioni difficili: “A chi appartiene la nuvola che si trova sopra una proprietà privata?” “Ha diritto la Compagnia generale di provocare la pioggia su un terreno che non le appartiene senza il previo permesso del proprietario legale?” “Deve essere pagata la pioggia caduta in autunno?”
Durante questo tempo i prezzi della pioggia, della nebbia, della neve, continuano a salire a salire, sempre. La popolazione è costretta a pagare ciò che non aveva mai dovuto pagare, questi rari beni gratuiti. I prezzi salgono non soltanto per il tempo, i prezzi salgono per tutto il resto. Al prezzo del costo di ogni oggetto si aggiunge ora il prezzo del tempo. La carne si paga più cara perché il prezzo del fieno è aumentato; il prezzo del fieno è aumentato perché la pioggia costa più cara. E per le stesse ragioni sono aumentati i prezzi del pane, delle patate, degli ombrelli, del biglietto ferroviario, del biglietto di ingresso ad un teatro e di una scatola di sigarette. La natura del paese è in uno stato di completo disordine; ora per delle settimane non c'è che pioggia e nebbia, ora vi è un periodo interminabile di caldo e di siccità. I fiumi straripano, i battelli naufragano, le campagne periscono sotto le inondazioni, migliaia di persone hanno il raffreddore, l'influenza, la polmonite. La popolazione comincia a mormorare. Dei dimostranti si dirigono verso il Parlamento con dei cartelli: “Abbasso la Compagnia generale!”, “Il tempo gratuito!”. Le stazioni delle ordinazioni del tempo sono guardate da gendarmi e da truppa; si odono dei colpi di fucile; la polizia carica i manifestanti. Ben presto la situazione diviene ancor più tesa. Il segreto della direzione del tempo è stato rubato: Altre società altrettanto possenti l'hanno nelle loro mani: la società per azioni “Temporale” e “Bel tempo”; l'associazione “La nuvola a credito”, il trust “I quattro elementi” e il “Sindacato celeste”: La società per azioni tenta di provocare la pioggia, l'associazione tenta di arrestarla, il trust produce una nebbia, il sindacato la distrugge.
Ben presto i “fabbricanti del tempo” appaiono e si moltiplicano anche in altri paesi. Ora non sono più dei trust che lottano fra di loro, sono dei paesi interi. I giornali fanno uscire tutti i giorni dodici edizioni speciali; i venditori di giornali corrono attraverso la città portando notizie inquietanti: “I trust italiani hanno rubato il bel tempo ai francesi!”, “Una massa d'aria umida proveniente dalle isole Azzorre e dirigentesi verso l'Europa, è stata arrestata e confiscata dalla Germania!”, “La nebbia provoca un conflitto in America del sud!”.
Sono tutti pretesti di guerra. L'Africa ha fatto un torto all'Asia, il Giappone è responsabile del cattivo clima dell' America. La guerra scoppia contemporaneamente su più fronti. Ma questo non è ancora il peggio: i “fabbricanti del tempo” hanno squilibrato le forze della natura. In un luogo i fiumi gonfiati dalle pioggie artificiali sono straripati e hanno portato via interamente tre città e sette villaggi. In un altro luogo una siccità, come non si era mai vista, ha bruciato il raccolto di grano su una enorme distesa. Terribili temporali si sono scatenati quando nessuno se lo aspettava. Città intere sono state coperte dalla neve fino alla croce dei loro campanili e alle guglie delle loro torri. Tutte le stagioni si sono trovate mescolate. Non si può più prevedere nulla. La gente porta con sé in viaggio il cappotto di pelliccia, il costume da bagno, l'ombrello e gli sci. I metereologi hanno perduto la possibilità di predire il tempo. Il tempo, appena addomesticato, è divenuto selvaggio e non vuol piegarsi a troppi padroni contemporaneamente. Così i trust di amministrazione del tempo hanno cessato di amministrare il tempo.

LE MONTAGNE E GLI UOMINI -Ilin ( Ilia Iacobovic Marsciak) -
Universale economica, 1949

venerdì 6 aprile 2012

Petman

mercoledì 4 aprile 2012

Oltre 1.000.000 di anni fa l'uomo era già ai fornelli --- Human ancestors used fire one million years ago, archaeologist find

La storia dell'evoluzione umana subisce di continuo potenti scossoni dovuti alle ricerche archeologiche.
Le tappe classiche della storia ancentrale stanno slittando clamorosamente all'indietro rispetto alla storia scolastica classica contemporanea.
Questa volta è la scoperta e la padronanza del fuoco, da parte dell'uomo,  che fa un balzo indietro nel tempo.
 Si riteneva fosse avvenuta circa 300.000 anni fa: invece è stata ritrovata una caverna-cucina vecchia di oltre 1.000.000 di anni...


domenica 1 aprile 2012

Siccità indotta attraverso l'alterazione chimica di cielo e mare























La siccità che colpisce la Lombardia (e presumiamo quindi anche altrove) è il frutto dell' irrorazione aerea, presso che continua, di sostanze chimiche atte a dissolvere i fronti nuvolosi provenienti dalle Alpi.

Non ci credi?
Guarda tu stesso, con i tuoi occhi e vedrai.

Se abiti a vista delle Alpi potrai vedere con i tuoi occhi il fronte temporalesco presso i valichi alpini, disfarsi e scomparire sotto una griglia di scie chimiche rilasciate da aerei e droni.


E' la geoingegneria, caro, 
il tentativo di gestione umana del clima del pianeta. 

Dico io, 
il pianeta si è autogestito così bene per miliardi di anni !!! 

C'è proprio bisogno di  mettere un mortale 
- con tutti i rischi connessi alle sue proprietà di specie - 
al comando dell' idrosfera?

Un altro bel sistema per cambiare il clima terrestre è quello di
alterare la chimica degli oceani.
...

Poi ci sono "gli incidenti"
La fuoriuscita di metano dalle piattaforme di estrazione marine, o altra fonte, ha un'incidenza percentuale sul riscaldamento globale 25 volte superiore a quella delle emissioni a base di anidride carbonica. 

Quest'anno, 
con la Deep Water Horizon e la perdita della piattaforma Total nel Mare del Nord, 
ci siamo portati un bel pò avanti...