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venerdì 27 aprile 2012

Microrganismi mutanti attaccano la Stazione Spaziale Internazionale --- Mutant space microbes attack ISS: 'Munch' metal, may crack glass


76 tipi di microrganismi mutanti sono stati individuati sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Sebbene la maggior parte di essi è innocua, alcuni sono già in grado di causare seri danni. E nessuno sa come muteranno ulteriormente nello spazio.

" Avevano simili problematiche anche sulla vecchia stazione spaziale MIR, ora li abbiamo sulla ISS. La microflora sta attaccando la stazione. Questi organismi corrodono i metalli e i polimeri e possono causare malfunzionamenti delle attrezzature di bordo," afferma Anatoly Grigoryev, il vice-presidente della Accademie delle Scienze Russe.

I microrganismi sono in mutazione e diventano altamente aggressivi: corrodono il vetro, il metallo e l'isolamento dei cavi elettrici.

Come provato da svariati esperimenti tali batteri possono sopravvivere per anni, in condizioni estreme, all'esterno della stazione.

I cosmonauti utilizzano un disinfettante liquido per decontaminare la stazione spaziale, ma non è possibile raggiungere tutte le aree contaminate manualmente; così si pensa di inviare a bordo una potente lampada antibatterica a raggi UV per bonificare gli ambienti.

 
Come sono arrivati i microrganismi nella stazione spaziale?

La versione ufficiale parla di contaminazione accidentale dovuta ai vari cargo provenienti dalla terra; a guardare alcuni appunti del CNR parrebbe invece una diffusione scientemente programmata per studiare i mutanti e coltivarne i più promettenti.




 (CNR) I migliori performanti saranno selezionati in opportune condizioni sperimentali atte all'individuazione di caratteristiche specifiche.Parte delle attività di ricerca saranno focalizzate in ambito di ricerca spaziale, in cui gli organismi sperimentano condizioni ambientali estreme. A tal fine verranno progettati esperimenti di simulazione a terra in cui si sottopongono gli organismi fotosintetici alle condizioni spaziali di radiazione ionizzante, ipergravità e microgravità. Successivamente i mutanti più promettenti verranno analizzati e la loro tolleranza confermata in esperimenti a bordo della Stazione Internazionale Spaziale (ISS). Inoltre saranno studiati anche alcuni mutanti che in precedenti voli (FOTON M3 space mission, 2007) hanno dato ottimi risultati in termini di tolleranza alle radiazioni spaziali

PDF: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA TUSCIA DI VITERBO
RUOLO DELL’AUXINA NELLA RISPOSTA DELLE PIANTE A CONDIZIONI SPAZIALI SIMULATE: RADIAZIONE NEUTRONICA E MICROGRAVITÀ