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domenica 16 settembre 2012

Cenni sulle abitazioni minoiche del 2000 A.C. ( il passato non è poi così diverso dall' oggi )

-Le case rurali-
Costruite in pietra, argilla e legno con un tetto di travi ricoperte di rami, giunchi e di uno spesso strato di argilla che lo impermeabilizza; il tetto, nei mesi caldi viene usato per dormire. Le finestre sono in legno, al posto del vetro sono munite di pergamena semitrasparente. L'arredamento è composto da scaffali, tavoli, sgabelli, panche di legno che fungono anche da letto, casse.
La casa è priva di cucina, la cottura degli alimenti avviene all'aperto così da evitare fuliggine domestica e rischio di incendi. I bisogni naturali si soddisfano nei campi, o, in caso di pioggia o neve, nel pollaio o nella stalla.
Fra gli oggetti di uso domestico: telai, orci, pentole, brocche, anfore, bicchieri, boccali, pietre per affilare, vasi di terracotta, bacinelle di pietra, mortai, frantoi, giare, e, nelle case in prossimità del mare, reti da pesca, nasse, remi, cesti.
La tipologia planimetrica varia in grandezza, con forma quadrata o rettangolare ad piano unico.

- Le ville-
Sono grandi fattorie, generalmente a due piani, nelle quali vivono il proprietario, o i proprietari, con relativa servitù. Hanno, in genere, dalle dodici alle venti stanze munite di una portineria di ricevimento. Le ville sono dotate di servizi igienici (w.c. con coperchio e tubatura di scarico) e acqua corrente, che arriva in casa attraverso un sistema di tubature in argilla.
Assai sovente è presente una cappella di culto privata, laboratori, studi, cantine e dispense.
La servitù alloggiava nella villa ma aveva un ingresso separato.

-Le città-
Godono di un maggiore benessere rispetto ai centri rurali e alle ville. Strade lastricate, sale da bagno...
Talvolta le case si stringono le une contro le altre, rendendo le vie così strette che due passanti possono a mala pena incrociarsi, in altri casi le case si raggruppano in isolati divisi da giardini, viali e spazi vuoti. Nella maggioranza dei casi sono ammassate sui fianchi di una collina, ma possono sorgere anche in pianura e presso i porti.

Le case della città, sono di varie dimensioni, dalla minuscola bottega al sontuoso palazzo, dalla semplice capanna all' edificio a tre piani. Generalmente costruite in pietra, che può variare sia di colore che di solidità e misura a secondo della ricchezza del proprietario, o in mattoni intonacati d'argilla. Fra i materiali di costruzione abbonda il legno: i montanti delle porte e finestre, i pilastri e le verande, le scale...
Il focolare della cucina è nel cortile, il tetto è come quello delle case rurali, ci si può dormire d'estate, le acque di scarico sono evacquate da un sistema di canalizzazione che passa sotto le strade.

Quello che viene chiamato "palazzo" nella Creta minoica è un insieme organico di settori e quartieri abitati comprensivi di cortili, magazzini, giardini, cappelle di culto, laboratori, reparti residenziali, stanze da bagno, gabinetti,...
Ovunque sorgano hanno tre canoni planimetrici:
- Orientamento  a un quarto nord-nord-est della corte rettangolare principale
-  Asimmetria della pianta e delle altezze
-  Irregolarità dei muri esterni.