SUNN IL MITE NON EFFETTUA ALCUN MONITORAGGIO O ANALISI DEI DATI DEGLI UTENTI

*

domenica 31 luglio 2011

Bologna, 'micidiali '90: il crescentone salvo grazie a tangentopoli

L'esplosione di tangentopoli nel 1992 non colse impreparato il sistema di finanziamento occulto ( e spesso anche illecito) del partito comunista felsineo.
Il denaro proveniva da due filoni principali: gli appalti edili e le cooperative, senza tralasciare manifestazioni come la Biennale ed il Made in Bo.
Quando Mario Chiesa iniziò a vuotare il sacco, a Bologna si chiusero in tutta fretta cantieri in essere e in avvenire e alcune cooperative dai bilanci "troppo compromettenti".
Il crescentone di Piazza Maggiore deve la sua salvezza proprio a tangentopoli: il becero progetto di trasformare la piazza in una gigantesca scacchiera, sbandierato in pompa magna ai quattro venti, si dissolse nel nulla.
Così come si dissolse nel nulla, tramite procedura fallimentare, la principale cooperativa di servizi sociali della città: la S.P.E.E.P. coop con sede centrale in via della zecca, di fronte alla questura di Bologna.
Centinaia di operatori sociali si ritrovarono senza lavoro e senza stipendi arretrati.