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mercoledì 24 marzo 2010

Il pesce puzza dalla testa, ma anche le viscere fanno un bel fetore





Il dissesto idrogeologico italiano non è un mistero.
Siamo stati alcuni giorni in provincia di Rieti, nella zona di quello che dovrebbe essere il parco naturale di Fara Sabina; i due paesi che abbiamo avuto modo di visitare ( Poggio Catino e Poggio Mirteto ) stanno franando... O meglio, segni evidenti dell'erosione del territorio, e veri e propri eventi franosi, appaiono ove si è operato un disboscamento scriteriato.
Tutti dovrebbero sapere che la tenuta di un terreno pendente è in gran parte dovuta all'azione frenante/drenante delle radici delle piante, specialmente degli alberi...
ma abbiamo visto con i nostri occhi, lungo le strade
quelle non ancora franate-
per Poggio Catino/Poggio Mirteto, uomini intenti a tagliare alberi, sui clivi in prossimità del manto stradale, che già mostrava in più punti chiari segni di un fronte franoso in movimento ( sassi, terreno e microfrane sulla carreggiata). 
I suddetti alberi venivano poi tagliati e messi in vendita, pochi metri più avanti, come legna da ardere...

Capiamo bene che la cupidigia umana non ha mai avuto scrupoli e confini...
quello che non va è il silenzio assenso delle comunità locali, che tutti i giorni sono i testimoni viventi dello scempio del territorio...
Certo è che tutto gioverà alla solita appaltanza post calamità.