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martedì 2 agosto 2011

Bologna, 2 agosto 1980: strage di stato

... Stato? Che cosa è ciò? Aprite or bene gli occhi, poichè ora vi dirò della morte dei popoli.
"Stato" si chiama il più freddo di tutti i mostri. E' freddo anche nel mentire; e la menzogna ch'esce dalla sua bocca è questa: "Io, lo Stato, sono il popolo!".
E' una menzogna!
Quelli che suscitarono i popoli infondendo in loro la fede e l'amore furono creatori: perchè in tal modo giovarono alla vita.
Distruttori invece sono costoro che tendono trappole a molti e le chiamano stato: essi appendono sul loro capo una spada e cento desideri.
Il vero popolo non comprende lo stato e lo odia come il malocchio o come un peccato contro il costume e il diritto.
Questo vi sia il mio insegnamento: ogni popolo parla a modo suo del bene e del male, e il suo linguaggio non è compreso dal vicino. Questo linguaggio egli lo foggiò secondo i suoi usi e i suoi diritti.
Ma lo stato mente in tutte le lingue sul conto del bene e del male; mente qualunque cosa egli dica - e tutto ciò che possiede è rubato.
Tutto è falso in lui: egli morde con denti rubati, e morde bene. Falsi sono pure i suoi visceri.
Babele del bene e del male: ecco la divisa dello stato. In verità questa divisa significa la volontà di morire: è un segnale che attrae i predicatori della morte.
"Sulla terra nulla è di me più grande ; io sono il dito di dio"- così rugge il mostro.
Lo stato è la dove tutti, buoni e cattivi, si ubbriacano di veleno: là dove tutti perdono se stessi: la dove il lento suicidio di tutti si chiama "vita".
Guardate un pò questi uomini superflui! Essi sono sempre ammalati e vomitano il loro fiele, cui hanno dato il nome di gazzetta. Essi si divorano a vicenda, ma non sanno neppure digerirsi.
Guardate un po questi superflui! Acquistano ricchezze e con ciò diventano più poveri. Ambiscono la potenza; e anzitutto il grimaldello della potenza: danaro, molto danaro.
Guardate come s'arrampicano queste agili scimmie! S'arrampicano l'una sull'altra e vanno afinire tutte nel fango e nell'abisso.
Tendono tutti al trono: la loro follia li spinge- come se sul trono fosse la felicità.
Spesso sul trono sta il fango - e molte volte anche il trono è di fango!
Pazzi sono tutti costoro, pazzi e scimmie.
Il loro idolo male odora - il freddo mostro: e tutti puzzano, questi adoratori dell'idolo.
O miei fratelli, vorreste forse esser soffocati dall' alito delle lor putride bocche e delle loro malsane bramosie? Piuttosto spezzate i vetri e salvatevi all'aria libera!

F. Nietzsche