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martedì 22 marzo 2011

Difese naturali da emergenza radioattiva o da radioattività permanente


Difesa antiradioattiva naturale del sistema osseo


Il sistema osseo è formato da ossa lunghe, brevi e piatte. Le ossa lunghe e parzialmente quelle brevi sono provviste di midollo rosso o giallo. Il midollo rosso è un tessuto che produce globuli rossi e 3 tipi di globuli bianchi: negli organismi giovani è diffuso in tutte le ossa dello scheletro, mentre negli organismi adulti (dai 24 anni in poi) il midollo rosso è contenuto solo nelle ossa brevi (vertebre, complesso osseo fondamentale dei piedi e delle mani) e nelle estremità delle ossa lunghe (nell'omero compreso fra la scapola e il gomito, nel radio nell'ulna, compresi il gomito e il polso, nel femore, compreso tra le anche e il ginocchio, nella tibia, compresa tra il ginocchio e l'attaccatura del piede.
La qualità del sangue e la sua corretta riproduzione si assicura difendendo la vitalità delle ossa. Gli adulti devono difendere le braccia, le gambe, i piedi, le mani e le vertebre; mentre i giovani e i bambini devono proteggere tutto lo scheletro.
Gli organismi giovani più esposti sono l'embrione (il concepito sino a circa 13 settimane),seguito dal feto (dai tre ai nove mesi). Durante la gravidanza tutte le sostanze presenti nell'organismo materno passano parzialmente nell'organismo fetale.
Le radiazioni beta e gamma e i radionuclidi tipo lo Stronzio 89 e 90, il Fosforo-32, il Radon-222 e il Ferro 55, 59 colpiscono sia il midollo osseo rosso sia le ossa, destrutturando e degradando la riproduzione cellulare. In un arco di circa ventotto anni le alterazioni si manifestano o come una imperfetta assimilazione del calcio o come una precoce osteoporosi o artrite o artrosi o come cancro osseo o come anemia persistente o come deformazione scheletrica.
La difesa dai raggi beta, x e gamma e dai radionuclidi pericolosi per le ossa, si effettua introducendo ai pasti, una o due volte al giorno o ogni tanto, a seconda della gravità della situazione, argilla ventilata, compositi alginici (agar-agar, alghe, miscela di alginato di sodio e di potassio: tre parti di sodio alginato e una parte di potassio alginato, polvere di ossa lunghe di animali giovani, cloruro di magnesio, gusci di lumache o di uova), olio di fegato di merluzzo, cioè vitamina D.

La protezione esterna del sistema osseo

Dalle caratteristiche funzionali dello scheletro umano si deduce che la protezione primaria da adottare è quella delle braccia, del torace (vertebre), delle mani, delle gambe e dei piedi.
Dentro il piede di calze e calzetti si mette un velo di finissima argilla mescolata a talco borato o mentolato. Gambe, braccia e torace si passano con borotalco alla polvere di argilla e si tengono coperti.
Docce, shampoo e bagni si fanno con prodotti decontaminanti, che si preparano così:
200gr di uno shampoo comune o di sapone liquido o di bagno schiuma + un cucchiaino di argilla + un quarto di cucchiaino di miscela di alginati. Lasciar amalgamare per almeno un'ora prima di usare.
Si usano i preparati in sostituzione dei comuni shampoo o dei comuni saponi per tutto il periodo dell'emergenza radioattiva una o più volte al giorno.
Le suole delle scarpe, una volta a casa, si tengono a contatto con uno strato di argilla per almeno un'ora.
I pavimenti si lavano aggiungendo un cucchiaio di gel siliceo ogni dieci litri d'acqua e bruciando ogni tre giorni un cucchiaio di incenso a grana grossa lasciando aperte tutte le porte interne dell'appartamento.
Si ottiene un bagno decontaminante mescolando all'acqua della vasca 3 cucchiai di argilla, 3 cucchiai di polvere di alghe, 1 bicchiere (da vino)di una miscela di tre parti di cloruro di sodio e una parte di cloruro di potassio grezzi, 8 gocce di essenza di lavanda.
Si resta nell'acqua dai 30 ai 40 minuti prima di insaponarsi e lavarsi.
Per la disattivazione delle particelle alfa e beta, l'uso di apparecchiature a ionizzazione negativa per le prime e, successivamente, a ionizzazione positiva per le seconde o l'uso di apparecchiature radioniche permette una bonifica ambientale interna di circa il 40%. L'incenso si è rivelato un battericida e un depuratore eccezionale.

Manutenzione ordinaria e straordinaria dello scheletro umano

La calamità radioattiva danneggia uno scheletro nella misura in cui esso è sano, debole o malato. E' importante, quindi, imparare a gestire la salute scheletrica.
Le ossa lunghe trovano un alimento tra i più adatti nella polvere d'ossa e nell'argilla, le quali favoriscono la giusta assimilazione di calcio e di fosforo, diminuendo la possibilità di assorbimento di Stronzio-89 e 90 e favorendo la sua successiva eliminazione.
Le ossa brevi hanno un metabolismo affine a quello che forma i gusci delle conchiglie e delle uova nel regno animale.
I gusci vengono preparati così per l'alimentazione umana: 50gr di gusci d'uovo o di mollusco o di lumaca sminuzzati e ben lavati, si coprono per sette giorni con una miscela di tre parti di aceto di mele e una parte di succo di limone, mescolandoli una volta al giorno e tenendoli al fresco.
La miscela deve sovrastare i gusci di almeno 2cm. Dopo sette giorni si filtra e si mescola con circa mezzo litro di sciroppo semplice di zucchero, aromatizzabile a piacere.
Si usa prima di un pasto: da mezzo cucchiaino a tre cucchiaini al giorno come stimolante specifico delle ossa brevi.
Le ossa piatte trovano invece nell' argilla (silicea) la stimolazione più adatta al loro metabolismo.
Preparazione dello sciroppo semplice di zucchero: in una padella asciutta si scalda mezzo chilo di zucchero che dopo qualche minuto diventa liquido e rosso. A questo punto si aggiungono circa 400 gr di acqua in ebollizione mescolando per mezzo minuto a debita distanza. Si ritira dal fuoco, si lascia raffreddare e si ha così lo sciroppo semplice o di base, da cui per aggiunta di essenze o estratti o di altri ingredienti si ottengono sciroppi risanatori naturali al gusto desiderato.
I quantitativi di gusci sciroppati si decidono caso per caso in base alle caratteristiche del sistema osseo individuale e dell'intensità dell'irragiamento nucleare in atto.
L'assimilazione del calcio è ulteriormente favorita dall'aggiunta di capsule di olio di fegato di merluzzo per il suo contenuto di vitamina D naturale. I quantitativi di olio di fegato di merluzzo si decidono caso per caso.


(tratto da: Mercedes Deotto Salimei- La Decontaminazione Radioattiva, editrice Saval, Bologna 1986)

prima parte