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domenica 21 marzo 2010

Finalmente è martedì



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Finalmente è martedì
Omaggio a F. Truffaut



Era un luglio strano quello deL 3991, iLtempo non era più lo stesso daL 1991.
Fu proprio allora che, a causa della guerra coL pianeta Kari, iL sincronismo geotermico ebbe una decisiva battuta.

C'era un caldo appiccicoso come la gingomma sotto una
scarpa, nell'ufficio, aL piano terzo di uno stabile sito aL centro della città gRossa.
Io appunto, mi trovavo proprio lì.

L' agenzia investigativa Fanny', di cui ero titolare, non vedeva clienti da mesi; a dire iL vero non ne aveva mai visti.
La segretaria che avevo assunto, per tirare su qualche spicciolo, si era messa a dare lezioni di dattilografia e stenografia in ufficio. Potevo così allietare i miei pomeriggi di attesa guardando le forme delle donne che riempivano l' aria di odori e fragranze, umori e voci.
Alla mattina, invece, affittavo lo studio ad un maestro di piano; la notte..?!

Quella notte,non potrei mai scordarla, la notte deL 2¶ luglio 3991.
Girovagavo fra le finestre di casa recitando appassionatamente iL monologo amletico, quando, all' improvviso una luce di stella in movimento si avvicinò aL pianeta, e, s' intravide una lucente nuvola distendersi sulle case...
Solo un istante dopo sentii squillare iL telefono.
Una voce assurda, come quando siete in collegamento via satellite e vi arrivano le voci sdoppiate; una voce con centomila echi mi offriva un incarico...un'inchiesta provinciale.

"Vorrei sapere chi ha ucciso RauL Mordini".

"Ucciso???":
Dissi, imbambolato ancora dall' effetto di quell' improvviso bagliore notturno.

"Senti,
non so chi tu sia,...
ma, fare scherzi telefonici così idioti, a quest'ora della notte poi,..".

"Lei è un investigatore privato?";

"Mi si dice quello che devo fare, e lo faccio..."

"Non vuole assumersi quest' incarico? Sono disposto a pagare iL disturbo per iL tempo perso".

La possibilità di arrotondare, anzi di incassare qualsiasi forma di sostentamento, mi constrinse a considerare che non si trattasse di una presa in giro.

"Ho bisogno d'un anticipo, eppoi tutti sanno che Mordini si è suicidato, sarebbe un 'inchiesta inutile..."

"Se attiva iL suo conto a presa domiciliare, fra tre
minuti, arriverà iL suo anticipo".

Mi accesi una sigaretta, guardavo l' output della mia banca domiciliare con occhi sognanti; non erano trascorsi che cinque miseri secondi che suonò iL campanello d' ingresso.
C'erano cinque agenti della Kripo ad attendermi.

"Salve, quaL buon vento?",
abbozzai un sorriso.

"Non avremmo un mandato, ma, vorremo entrare..."

"Capisco. IL pianerottolo è troppo stretto",
dissi loro spalancandola porta.

"Ha ricevuto una telefonata circa due minuti fa..."

"un matto che voleva condividere con qualcuno la sua insonnia".

Lo sportello cassa era desolatamente spento e vuoto.

"Sarebbe in grado di riconoscere la voce?"

"La linea era disturbata come una goccia d' acqua nell' olio bollente...non so altro"

"Sarebbe così gentile da seguirci aLblocco Q?",
mi fece quello che di loro sembrava iLpiù alto in grado.

"Lasciatemi inforcare un pantalone e arrivo".

La macchina correva mollemente verso iLblocco Q, dove c' erano gli uffici deL DFQ: dislocamento forze di quartiere.
IL commissario Feliciano de Petro sembrava tirato fuori daL letto a forza di sganassoni.

"Lei è più giovane di me, quindi non mi arrabbierò. Sbattetelo in cella";
furono le sole laconiche parole che gli sentii pronunciare ñuell' alba.

IL mattino dopo, neL mio ufficio, come in ogni qualsiasi mattino feriale, Floriana, la mia segretaria, varcò la soglia dell' agenzia e mise su iL caffè.
Guardandosi attorno si accorse che c'era qualcosa di storto; sullo sportello di cassa automatica vi
erano, ordinatamente allineate, le più prestigiose tessere di prelievo illimitato deL pianeta.
"Cosa ci fanno e perchè sono qui?", si chiese con aria vagamente assorta.
Mentre cercava di collegare gli avvenimenti fu interrotta da un click! IL registratore a bobine acceso durante la notte per registrare iL mio monologo si era spento all' eusarimento deL nastro.

-REWIND-

-STOP-

-PLAy-

Così Flory, riuscì ad ascoltare una telefonata in cui io parlavo coL vuoto. Sembrava una conversazione incompleta, come l' applauso di una sola mano; insomma un copione per due voci recitato da un solo attore, da un'unica parte
...Eppoi c'era la visita deL DFQ...

"Conosco Feliciano de Petro, ero la sua segretaria¬ una volta ho dovuto dargli uno schiaffo, era l' unico modo per fargli togliere le mani daL reggiseno. Non gli è bastato: mi sono dovuta licenziare, per venire a dare lezioni di dattilografia in questo desolante ufficio.
e adesso è sparito pure iLprincipale".

"Petrus..?"

"ah,sei tu,cara Flory..."

"PetrusBonekampf"...

a queste parole iL sudetto Feliciano entrò in una trance ipnotica;

"Ai tuoi ordini..."


"Ho tutto iL diritto di fare una telefonata", imprecai daL cubicolo di isolamento mentre si avvicinava Feliciano de Petro;
a guardarlo bene era profondamente cambiato.Mi disse:

"Si alzi e mi segua".

Le strade notturne pullulano di vita, credetemi; provateci. IL coprifuoco è infranto in ogni angolo della terra.

IL tempo di biascicare questi pensieri e fui introdotto in una stanza, nell' agenzia, nella mia agenzia.
Lì c'era Flory ,ci aspettava. Aveva fra le mani le tessere di prelievo illimitato.

"Certo non potrai andare tu a ritirare soldi con queste",
mi disse indicandole silici di credito.

"Stammi bene a sentire, fra quindici minuti scade iL trance ipnotico a Feliciano ed io ho un urgente bisogno di rimetterlo a nanna, così tutto gli sembrerà solo un sogno. Non ti permetterà di riscuotere un solo nichelino...capisci?"

"Flory...
se non ci fossi bisognerebbe inventarti!"

"Che incarico ti hanno affidato?".

"Mah, stronzate, volevano che trovassi chi ha ucciso RauL Mordini...”

ma io non voglio tornare aL DFQ,.."

"Chi ti ha dato l' incarico, non c'erano voci sulla registrazione interfonica?"

"Da quello che ne so,potrebbe essere qualcuno che viene da un altro pianeta..."

"E' tardi adesso, ciao";
sorridendo mi mise K.O colpendomi con una riproduzione della torre Eiffel, dritto sulla testa.
Mi risvegliai in cella con un bernoccolo enorme, non riuscivo a capire se la mia situazione fosse eccitante o desolante...Flory...
mi avrebbe tirato fuori di lì? O stava semplicemente facendo un buon affare?

-Blocco DFQ, in un cubicolo di cemento. Le pareti sono bizzarre, a volte delle visioni, dove le porte d'ingresso sembrano solo affrescate intorno aL corpo cemento-

Flory osservava le due immagini giunte assieme aL malloppo.
Una era un' articolo sull' arma deLpresunto suicidio, la stessa che fu ritrovata accanto a Luigi Tenco,
la famosa PPK: pistola della polizia kriminale. L' altra mostrava lo zar Boris Vodka che salutava romanamente la stampa.

"Sicuramente non faranno l' autopsia di Mordini per stabilire iL calibro deL proiettile...ma quell' altro lì, cosa c'entrava? Quale Cesare deL kaiser stava ossequiando?, perchè non riusciva a controllare iL suo mignolo che non si stagliava netto aL cielo
con le altre dita?"


"Dunque, tutto cominciò quando Boris, da ragazzino, rivelò aL fratello BilL la cosa più terribile che lui potesse sentirsi dire: iL colpevole di un vecchio giallo.
Da allora i rapporti si interruppero e Boris era diventato un accanito alcolista.
Ma...
Mordini, cosa c'entra?".

Flory si svegliò dalle idee nebbiose dei pensieri e prese a guardare gli avventori deL bar dell' angolo.
Poi ripiombò nelle precedenti elucubrazioni.

"RauL Mordini era mancino, perchè doveva spararsi alla tempia destra, tenendo un cuscino appoggiato alla fronte con l' altra mano?

e perchè tutto ebbe inizio con Moro Aldo, Moro,...Moro,mi ricorda qualcosa...una barca; iL Moro di Venezia!
Che nome...,Moro è stato ucciso, iL Moro di Venezia?
Mordini dunque era a conoscenza dei fatti accaduti a Moro, conosceva tutti i fabbricanti di sintyax-bang, tutti i distributori di armi particolari e poteva scoprire tutto...
Mordini era suL punto di fare un grosso affare:
l' acquisto della chimica russa.
Forse nei suoi ultimi giorni aveva fatto uno sgarro,
o era un testimone troppo prezioso da lasciare in
vita...,mi piacerebbe sapere le dinamiche balistiche di queL proiettile che ha in corpo,..a chi avrebbe potuto dar fastidio...
Oddio! Non saremo mica in un' epoca di guerre industriali?
Eggià iL lento incedere prende iL sopratacco, la guerra civile,la guerra mondiale,la guerra industriale!".



La custodia cautelare era scaduta e così, un martedì, finalmente,
Petrus si decise a rimettermi aL mondo. Con la barba di sei mesi sembravo un altro e la portineria elettronica stava per fulminarmi;
per fortuna le mie impronte digitali in gattabuia non erano cambiate.

Di Flory nessuna traccia, le uniche sue nuove erano quattro parole scarabocchiate su una cartolina, proveniva da Hammamet.
Diceva:" Sono sulla pista giusta, baci".
Quella furbastra era in vacanza con le tessere dei miei clienti ormai perduti.

-Null' altro nella posta elettronica, se non bollette e ingiunzioni-

Avevo bisogno di qualcosa di forte,neL congelatore c'erano ancora i miei budini all' embrione umano, superproteici, neL formato bigusto maschio-femmina; una vera libidine.

a proposito di libidine, erano sei mesi che non toccavo una donna vera; in cella solo autodafé con gli ologrammi virtuali, poca roba.

Proverò a dar lezioni di investigazione...

di RauL Mordini neanche più se ne ricordava nessuno.


questo racconto è frutto di pura fantasia
ogni riferimento a persone e fatti e' puramente casuale