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venerdì 11 dicembre 2009

L'FSA ignora l'evidenza scientifica sulla pericolosità del Bisfenolo A (dicembre '09)








Associazioni attiviste nel campo della salute hanno criticato l'agenzia FSA, Food Standards Agency per aver ignorato studi che provano gli effetti nocivi del Bisfenolo-A (BPA) sulla salute umana con particolare riferimento alla salute infantile e chiedono che la sostanza venga bandita dai biberon e altri contenitori per uso alimentare.
Questa sostanza appartenente alla categoria dei “distruttori o interferenti endocrini” è ritenuta responsabile, insieme ad altri contaminanti del continuo aumento di casi di patologie riproduttive, malattie metaboliche, dell'insorgenza dell'obesità e di alcuni tumori come quelli al seno e alla prostata.
Durante la presentazione dell'ultimo rapporto del giugno scorso anche la Società Americana di Endocrinologia, ha lanciato un preoccupante avvertimento, spiegando che gli interferenti endocrini costituiscono una "minaccia significativa per la salute pubblica" e ha chiesto immediata collaborazione e coordinamento per arrivare a formulare una politica in materia di gestione di queste sostanze di interferenti endocrini EDC.
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Il Bisfenolo A (BPA) è una delle sostanze chimiche utilizzate per produrre plastiche e resine e in particolare viene impiegato nella produzione di policarbonato, una plastica utilizzata per biberon, stoviglie, contenitori per alimenti e nella produzione di rivestimenti epossidici per materiali metallici come lattine e contenitori per cibo in scatola o bevande.
La sua sicurezza è stata nuovamente messa in discussione da un recente rapporto pubblicato sulla rivista dell'associazione americana dei consumatori Consumer Reports, che ha trovato la sostanza chimica in una vasta gamma di alimenti in scatola negli Stati Uniti. (vedi )
Il rapporto ha evidenziato che le attuali linee guida di riferimento negli Stati Uniti sono ormai superate e non riflettono gli studi più recenti sui rischi sanitari causati dall'assunzione della sostanza anche a bassi dosaggi.
Ma la FSA nega che le stesse preoccupazioni siano giustificate in Europa e nel Regno Unito in quanto un loro studio, effettuato nel 2007 su un campione di persone, evidenzierebbe che la quantità assunta giornalmente attraverso gli alimenti si attesterebbe 'ben al di sotto dei livelli tollerati'.
Tuttavia la EFSA, Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, sotto la pressione esercitata da due stati membri europei, Danimarca e Belgio dovrà riesaminare presto la questione.
Secondo Chiara Dimmer presidente della fondazione di ricerca sul tumore alla mammella Breast Cancer UK ha dichiarato che lo studio dell' EFSA non ha tenuto conto di un decennio di studi scientifici che fanno riferimento a potenziali effetti nocivi sulla salute del BPA e che dal 2007 altri studi significativi sono stati prodotti.
Pertanto Breast Cancer UK, ritenendo che l'evidenza scientifica debba spingere all'azione lancerà una campagna nazionale nel mese di dicembre per chiedere al governo di vietare la presenza di BPA nei biberon e prodotti per neonati e a richiedere ai produttori una chiara etichettatura che evidenzi qualora la sostanza sia presente o meno nei prodotti.
" E' significativo che solamente il mese scorso,Lisa Jackson direttore dell'EPA, Environmental Protection Agency annunciando la necessità di adeguare l'attuale regolamentazione all'uso delle sostanza tossiche del 1976 -Toxic Substances Control Act- abbia dichiarato che sempre più spesso vengono segnalati i diversi rischi per la salute causati da sostanze chimiche come, tra le altre, il Bisfenolo A che si trova nei biberon e che può influenzare lo sviluppo del cervello ed è collegato all'insorgenza di casi di obesità e cancro" ha affermato Chiara Dimmer.

Fonte: www.portalasporta.it