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giovedì 29 marzo 2012

Omaggio ad Angelo Quattrocchi: come e perchè difendersi dalla TV

"Non v'è naturalmente, motivo perchè il nuovo totalitarismo debba rassomigliare all'antico. Governare con i manganelli ed i plotoni di esecuzione, con la carestia provocata artificialmente, con gli imprigionamenti di massa e la deportazione in massa non è meramente disumano... ma è, si può dimostrare, inefficace, e in un'era di tecnologia avanzata l'inefficienza è peccato contro lo Spirito Santo. Uno stato totalitario realmente efficiente è quello in cui l'onnipossente potere esecutivo dei capi politici e la loro armata di dirigenti controllano un popolo di schiavi su cui non è necessario esercitare coercizioni, perchè essi amano la loro schiavitù. Far sì che la amino è il compito assegnato..."
Aldows Huxley - Brave New World, 1932

Questo libro ha uno scopo, uno solo.
Quella di convincervi che la TV, troppa TV, fa male, a voi e ai vostri figli.
Che la  TV è una droga.
E darvi qualche suggerimento per disintossicarvi.
Perchè questo è, in sostanza, la TV: un bombardamento quotidiano che inquina la vostra mente, vi impedisce di pensare da voi stessi, per voi stessi.
Il suo potere è immenso, potere di condizionare la vostra vita quotidiana con la sua presenza, di influenzare il vostro comportamento, con la pubblicità.
I dati, agghiaccianti, li avete davanti a voi ogni giorno. Milioni di famiglie tengono accesa la TV da mattina a sera.
Milioni l'accendono quando arrivano a casa dal lavoro, o per il telegiornale, e la spengono quando vanno a letto.
10 milioni di bambini ne vedono tre ore e più al giorno rovinandosi gli occhi, riempendosi la mente, e il cuore, di robaccia inutile, quando non dannosa al loro equilibrio, alla loro crescita.
E' così inevitabile?
No, se vi fermate a pensarci sopra, se riflettete sui danni che la troppa TV arreca a grandi e piccini.
Se decidete di passare da teledipendente, da drogato, a semplice, sensato teleutente, migliorando così (speriamo) la vostra vita e quella dei vostri figli.
                                  
                                                                                     Angelo Quattrocchi


DIFENDERSI DA COSA?




Sullo schermo non c'è nessuna immagine

Sullo schermo non c'è nessuna immagine: quel che vediamo è solo lo scintillio fosforescente di 300mila puntini luminosi che si accendono e si spengono in rapidissima successione 35 volte al secondo, dando vita alle ombre.
...
L'accendersi e lo spegnersi di 300mila puntini luminosi, di cui non abbiamo coscienza per via della velocità estrema del movimento provoca un 'effetto di scinitllazione' simile a quello della luce al neon. Si era pensato che non avesse effetti su di noi, ma ne ha, e come!
Effetti fisici: stanchezza, emicranie, e, in casi estremi, epilessia da TV.
Effetti psichici: primo fra tutti la 'trance' ipnotica che sta alla base della sua attrazione, e fa della TV una droga vera e propria.


Come fa la TV a catturarci?
Come fa la TV a catturarci, a tenerci legati a sé?
E' la grande quantità di movimento presente sullo schermo che ci attira, e gli dà un potere ipnotico. E poi la velocità con la quale si passa da un'immagine all'altra. Provate a contare le immagini che vi passano davanti, e sarete strabiliati: cambiano ogni 10 secondi, nei programmi più lenti, ogni 5/6 nei più veloci, e ogni 2/3 secondi nella pubblicità e nei cartoons. Da lì la forza d'attrazione della pubblicità sui bambini, che amano il movimento più delle parole.

 Noi, nella vita, non smettiamo mai di pensare
Noi, nella vita, non smettiamo mai di pensare, lo facciamo automaticamente, è la nostra attività mentale.
Ma quando guardiamo la TV, lei ci riempie di immagini, e non pensiamo più.
Lei non ci dà il tempo per pensare, non ci dà il tempo per elaborare, interpretare quel che vediamo.
E' come ingollare continuamente senza masticare mai.
'Arrivo a casa che sono distrutto/a, troppo stanco/a per leggere, o far davvero qualcosa. Così non faccio altro che accendere la TV, e lei mi ipnotizza. La utilizzo come sedativo'.
La norma è una TV fatta -si dice- per rilassare, calmare, scaricare. In realtà ci inebetisce, ingozzandoci di immagini. E noi andiamo in trance.
Ho una TV perchè certe volte ho bisogno di farmi imbottire da quell'aggeggio. Non devo fare niente, solo piazzarmi davanti. Al resto pensa lui, non devo rispondergli, non devo dargli niente'.




Siete in una stanza semibuia, lo sguardo fisso...
Siete in una stanza semibuia, lo sguardo fisso, vacuo, la bocca semiaperta, a rimpinzarvi di immagini prefabbricate con contorno di musica ad effetto, fatte apposta per tenervi incollati/e all'apparecchio.
Le immagini corrono veloci e voi entrate in uno stato di quasi ipnosi, una trance leggera ma insidiosa, che vi succhia energia, che vi fa il lavaggio del cervello.
Ma forse è quel che volete, se siete un telespettatore incallito, un teledipendente, un drogato.
Volete proprio quella alterazione della coscienza, volete non pensare, volete la TV come una droga.


...


Lo spot è il cuore della TV
E' lo spot, la pubblicità, il cuore vero della TV, perchè è lo spot che paga tutto il resto. I programmi sono fatti perchè restiate incollati allo schermo, giorno dopo giorno, a ingollare gli spot. Se ve rendete conto che questo, e questo solo è la TV, a parte qualche buon programma, allora siete già un bel pezzo avanti, siete pronti per la disintossicazione, per passare dal 'vedere cosa c'è in TV' (perchè avete ormai sgamato che non c'è mai niente, o quasi ) al vedere qualche programma, che veramente vi interessa, se proprio non avete niente di meglio da fare.


La TV ha riportato il medioevo fra noi
La TV ha riportato il medioevo fra noi. Il dio terribile onnipossente del medioevo è ora calato sulla terra, è il dio denaro che si manifesta nei mille e mille prodotti pubblicizzati dalla TV. Un dio che tutto vede con le sue banche, che a tutto provvede con i suoi supermercati-cattedrali. Il piccolo schermo è il suo occhio onnipresente, gli spot le sue messe, le sue litanie, le sue campane.
Gli spettatori, ciascuno inchiodato al suo schermo come il servo della gleba al suo tugurio, silenziosi come i fedeli alle funzioni...


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La TV ha distrutto riti, miti, feste
I riti e le feste dei secoli scorsi la TV li ha ridotti ad un pastiche di folklore consumista. Il Natale l'ha ridotto a un Santa Claus vestito di rosso con barba bianca, adatto ai supermercati.
Pasque, Ferragosti, altre feste son preannunciate, pubblicizzate, spetttacolarizzate, rese merce da consumare.
L'antico rituale del settimo giorno, quello domenicale, è ormai telesport. Niente è rimasto. Feste e riti sono oramai simulacri, gusci vuoti. Anche il sacro è sparito, inghiottito dal piccolo schermo ingordo, che tutto ha divorato.
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Siamo diventati più egoisti, menefreghisti, consumisti
E cosa è successo, allo spettatole felice, in questi 30 anni di regno della TV, in Occidente?
E' diventato più solo, meno vicino ai parenti, ai vicini di casa, agli amici. E' diventato più ingordo, più avido, più insofferente, più insicuro. E' diventato più mercenario e più menefreghista.
E' diventato più competitivo, più arrivista, più egoista.
E' diventato più inquieto e aggressivo. In una parola, più cattivo.
Più schiavo di miti di bellezza, richezza e giovinezza che lo schermo gli ha cacciato in testa: sottili elettroniche indistruttibili catene mentali.


...


I nostri figli stanno perdendo l'anima
Claude Allard è uno psicologo dell'infanzia parigino che si è fatto una certa fama perchè, dopo 10 anni di lavoro con i bambini difficili, nella banlieu della capitale, ha scritto un libro intitolato: ' Il bamino macchina: i bambini di domani saranno macchine?'
Il titolo allarmato e allarmante, parla della progressiva atrofizzazione della fantasia dei bimbi, causati dalla TV e dai giochi promossi dalla pubblicità TV.
La sua conclusione:
'I nostri figli stanno perdendo l'anima, e hanno già perso la fantasia. Peggio, il loro cervello è già quasi completamente meccanizzato, e noi nemmeno ce ne accorgiamo, per mancanza di tempo, e, soprattutto, di amore'.

tratto da: Come e perchè difendersi dalla Tv (e difendere i vostri figli) - N. 19/20 di 'Maremma e dintorni' , 1986