Attendere sulla sabbia.
Avviene qualche battibecco.
La fine reca salute.-All'improvviso il messaggio pirata inondò l'etere oscurando programmi televisivi,radiofonici ed ogni fonte di comunicazione elettromagnetica- COMPAGNO(CUM-PANIS,Che mangia Lo stesso pane)/Guarda La MACCHINA/ Premi i Tasti GIUSTI/Leve Seguono Pazienti MANI/e La Macchina PRODURRA' DEI/DECONDIZIONATORi In Offerta SPECIALE/SOgni Di DOMANI:/La Macchina E' Una Fonte/...Di BENE/Potrebbe ESSERE! -Compagni togliete gli specchi che vi occludono gli occhi,cominciate davvero a vivere il vostro sogno,il nostro sogno. Le concezioni esoteriche del Sacro Impero sono un guazzabuglio di verità e menzogne,d'altronde sarebbe troppo facile separare il grano così facilmente e deliberatamente. E' vero che grazie all'analisi di antichi testi,delle tradizioni alchemiche,ermetiche tanto avversate(ma la scienza umana pare,oggi debba inchinarsi ad esse)arrivarono per primi alla scienza missilistica,alla produzione di gas e veleni,alle cosiddette manipolazioni. Ma la manipolazione è una vana scienza se non si continua il processo alchemico. La scienza di morte, la nigredo deve solversi in volo coagulandosi nella stella che matura incomposto. Verità e menzogna,tutto è intriso di questa amalgama che va solo plasmata. Cosa sapete della swastika? Un simbolo dell'eterno scorrere,sorella della sauwastika e della swastica celeste di tronchi rotanti degli indiani navaho.
Esse raffigurano il moto celeste/galattico, sono entrate ed uscite della gorgante spirale doppia:DNA cosmico del corpo universo. Col sangue non c'entrano un piffero. Sembriamo proprio dei fossili,dei dinosauri erranti nella Teknopolis,che ci domina,ci sobissa di possibilità,come siamo ridicoli noi che abbiamo innanzi le porte spalancate della capacità di fare e invece abbiamo sviluppato enormemente la sola facoltà distruttiva e autolesionista,ovunque volgi gli occhi. DISTRUZIONE,le tue sillabe reggono al sangue che l'uomo si toglie,si sostengono col graduale arrotondamento delle spigolosità vitali., perché tralasciare il lato creativo? Tekniche al servizio dell'uomo,possibile che non siamo capaci di farci del bene? Quanti lavoratori s'impiegherebbero nella bonifica dei deserti? Compagni,non giocate al massacro,non conoscete il segreto della vostra ombra: lei vi segue sempre,assorbe i vostri gesti,vi accompagna muta lungo le strade,sporcandosi col sangue versato,non puoi proprio controllarla, la notte vola via da te e non si sa dove va. Date luce alle vostre ombre- Edgar Alpo fissò il telerama domandandosi chi fosse quell'hacker e cosa lo spingesse a rischiare la pelle cosi avventatamente. Il messaggio terminò, tutti i programmi tornarono alla normale routine. Avvolto nell'eco di quelle parole si decise a fare quattro passi sino alla Locanda dei sei ranocchi,uno dei punti notturni di mescita di alcolici,droghe e perditempo del quartiere che si trovava nel labirinto di vicoli del mercato dei rifiuti commestibili. Fra gli aromi delle merci in decomposizione,il vicolo tappezzato di stampati non autorizzati rifletteva l'umore generale delle ombre notturne;uno di questi diceva pressapoco cosi: "Economisti utilitari, scheletri di maestri di scuola, viaggiatori di fatti, scettici cortesi e annoiati, ciarlatani di tante dottrine meschine e logore, avrete sempre con voi i poveri. Coltivate in loro,finché c'è ancora tempo, le supreme grazie della fantasie e degli affetti, per abbellire le loro vite che hanno tanto bisogno di abbellimento;oppure,nel giorno del vostro trionfo,quando il romanticismo sarà stato completamente strappato via dalle loro anime,ed essi si troveranno di fronte alla nuda esistenza,la realtà diverrà un lupo verace,e sarà la vostra fine." Edgar aveva bevuto a sufficienza per sprofondare nel torpore asettico;si agitava con un fuoco tarlato che gli rodeva nel petto; ogni tanto si osservava preoccupato del suo stato miserevole. Il locale non brillava in pulizia ed igiene,anzi,l'unico brillore che proveniva dal suo interno erano le gocce di sudore che imperlavano la fronte spaziosa dell' ostessa. Una donna che ne pesava almeno tre: uno strano incrocio tra un mastino napoletano ed un canarino. Il pavimento era ricoperto di cicche semi affogate nell'alcol precipitato al suolo, ovunque bicchieri scassati mostravano i denti aguzzi alle scarpe degli avventori. L' ostessa aveva avuto la brillante idea di eliminare qualsiasi spigolo che potesse offrire un comodo appoggio alle membra,con la speranza di velocizzare il traffico notturno;l'unico risultato che aveva ottenuto era molto simile ad un metrò in ora di punta. Data la situazione,i più,tempo permettendo,tracannavano i liquami della mescita all'aperto. All'improvviso ,mentre si calava nell'umore ormai narcotico del vino sintetico,il sapore di una lingua bagnata s'impossessò dei sensi di Edgar. Una donna dalle labbra arancioni gli si era avvinghiata alla bocca. A quel bacio,come al solito,chiuse gli occhi. Prese a dialogare in quel modo muto e umido,l'adrenalina mescolata all'alcol scosse via il torpore liberando il cervelletto dal gravoso peso dei pensieri del giorno,dipingendo il reale coi colori rallentati delle visioni che affrescano i sogni notturni. In uno stato di trance surreale l'unica interfaccia che attivava energia erano le mani di lei che lo portavano via.
fine quinto episodio