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venerdì 3 giugno 2011

The curse of the sands – La maledizione delle sabbie

In un' area a 100 km ad ovest di Alessandria, nell' Egitto settentrionale, si trova la famosa regione di el-Alamein – scenario della epocale battaglia nella quale inglesi e alleati combatterono contro le forze tedesche ed italiane per il controllo del Nord Africa nel 1942.

La battaglia segnò un punto di svolta della guerra: i Topi del Deserto del generale Montgomery ed i suoi alleati irruppero attraverso le linee germaniche, spingendo Rommel ad una ritirata forzata in Tunisia, prendendo il controllo del canale di Suez e ottenendo l'accesso ai campi petroliferi del Medio Oriente.

Data la mancanza di barriere naturali nel deserto, Rommel ordinò la posa di circa mezzo milione di mine attorno alla città costiera, mentre i britannici, da quanto riferito, ne piazzarono anche di più.

Santo Pelliccia, un veterano della seconda guerra mondiale afferma: “ C'era un battaglione di genieri sotto il comando del Maggiore Dominioni. Loro conoscevano il posizionamento delle mine, e noi andammo con loro in ricognizione per attraversare la linea del fronte. Camminavamo in fila indiana e lentamente, tastando il terreno. Dovevamo identificare le mine, specialmente quelle antiuomo. Se passavi su di una mina anticarro non succedeva nulla, ma non era così per quelle antiuomo.”

Gino Sermidi, un altro veterano italiano, ricorda: “ Io ero in pattugliamento con due uomini. Usavamo una bussola per evitare le mine nemiche. Ogni tanto durante la notte, occasionalmente. udivamo l'esplosione di una mina e qualcuno urlare. Per tornare al campo base, usavamo lo stesso metodo per evitare le mine.”

A più di 65 anni da quella battaglia, l'area è ancora piena di residuati bellici- incluse, si stima, circa 17 milioni di mine di terra.

La zona è la residenza di nomadi Beduini e molti contadini e abitanti dei villaggi locali – insieme ai loro bambini- sono colpiti e spesso uccisi quando si imbattono in bombe, gusci di carri armati e mine di terra abbandonati nelle dune in movimento.

La guerra è finita, i prigionieri sono stati raccolti, altri sono morti e le mine sono state lasciate lì. Le mine sono sepolte nel suolo.”

Ci hanno lasciato senza niente, eccetto le mine. Nelle trincee si possono trovare migliaia di mine. Se le tocchi esplodono. Siamo tornati in quei luoghi e non sapevamo nulla. C'erano mine ovunque,” dice Abd el-Rassoul Awad, il custode del cimitero italiano di el-Alamein.

L'Egitto è, in prima fila, assieme ad altre zone problematiche come Bosnia, Afghanistan e Angola per il triste primato degli ordigni inesplosi, e non vi è nessun altro luogo ove il problema è così grave come ad el-Alamein.

Marwa, una giovane donna racconta:” ero con mio padre ed i miei nonni nei campi. Stavo giocando con i miei amici. Pensavo fosse un pallone, così gli ho dato un calcio. E' esploso e sono caduta, quando mi sono svegliata, la mia gamba era andata.”

Ma ora l'Egitto sta intensificando gli sforzi per fornire assistenza alle vittime delle mine e per ripulire la zona da ordigni inesplosi.

Fathy el-Shazly, il direttore del progetto nazionale UNDP afferma: “la nostra sfida più grande e quella di aumentare la consapevolezza della presenza delle mine antiuomo, poiché la gente non ne conosce la pericolosità... abbiamo creato un database delle vittime delle mine basato su una indagine sul campo. Il database è accurato. Tutti i dati sono stampati e numerati dal consiglio cittadino. Stiamo parlando dei sopravvissuti, ovviamente, non di quelli che sono morti. I morti sono di competenza di altre organizzazioni non governative."

Ammetto che l'Egitto si è mosso in ritardo per la rimozione delle mine, ma ora abbiamo aderito alla comunità internazionale.”

The Curse of the Sands ci mostra le vittime e le loro sconvolgenti storie, e il progetto ha spinto il ministero egiziano della cooperazione internazionale a cercare un modo per risolvere questo annoso problema.

Original music: Andrea Banaud

Filmmakers: Cristina Bocchialini and Ayman El Gazwy

The Curse of the Sands can be seen from Wednesday, March 17, 2010 at the following times GMT: Wednesday: 1900; Thursday: 0300 and 1400; Friday: 0600; Saturday: 1900; Sunday: 0300.






Fonte: Al Jazeera English