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lunedì 30 maggio 2011

Francois Villon: il padre della villanella napoletana

 La ballata delle cose da niente


(Ballade des menus propos - 1458)


So vedere una mosca nel latte,
So riconoscere l'uomo dall'abito
So distinguere l'estate dall'inverno
So giudicare dal melo la mela
So conoscere dalla gomma l'albero,
So quando tutto è poi la stessa cosa,
So chi lavora e chi non fa un bel niente,


So tutto, ma non so chi sono io.


So valutare dal colletto la giubba
So riconoscere il monaco dall'abito,
So distinguere il servo dal padrone,
So giudicare dal velo la suora,
So quando chi parla sottintende,
So conoscere i folli ben pasciuti,
So riconoscere il vino dalla botte,


So tutto, ma non so chi sono io.


So distinguere un cavallo da un mulo,
So giudicare il carico e la soma,
So chi sono Beatrice e Belet,
So fare il tiro per vincere ai punti,
So separare il sonno dalla veglia,
So riconoscere l'errore dei Boemi,
So che cos'è il potere di Roma,


So tutto, ma non so chi sono io.


Principe, so tutto in fin dei conti,
So vedere chi sta bene e chi sta male,
So che la Morte porta tutto a compimento,


So tutto, ma non so chi sono io.


Francois Villon