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mercoledì 13 aprile 2011

Il lamento di Cassandra


Non giocate con la ionosfera e la magnetosfera
lasciate in pace la cavità di Schumann
o fulminati!
Mentre i guerrieri si battono fra gli dei
Io, sola, ho già il futuro.
Vorrei provare a regalarne un pò loro
ma temo che mi ripaghino con l'unica moneta che conoscono,
il sangue.
Sono così ipnoticamente intenti alle loro spade
che cercano l'universo sui riccioli schermigliati d'uno scudo.
Sono così profondamente misogini , frustrati per secoli dalla
società Matriarcale ; quella che divenne il rito di nostra
signora, Iside , nera madonna e, solo alla fine della carriera, vergine.
Sono veramente inchiodati, del futuro non vogliono saper nulla.
Non conoscono Proserpina e i segreti delle ombre, non ricordano
neanche più le fasi del grano; una volta il natale era il giorno
del sole invincibile, il calendario era una luna, e la pietra
angolare della chiesa di Cristo, il primopietro era lui, il mastro
del cantone, signore della materia, angelo della luce, Prometeo,
precipitato dal regno di Dio col silmarillion di luce a schiarire le tenebre.
Ve l'ho detto, sono incapaci, insensibili al futuro, badano al
sodo, al luccichio dei lapislazzuli, agli averi, dimenticano
facilmente gli esseri. E sono così pieni di loro,sono così
convinti di essere il perno motore del tutto, che non recepiscono
gli avvertimenti ed odiano la verità diversa dal loro sogno di
gloria. Uccidono per mantenere il loro innaturale status quo. Sono
dimentichi attorno al diritto....d'altronde non riescono
nemmanco ad apprendere i vangeli!
E quando mancherà l'acqua non sapranno far altro che
impadronirsi degli acquedotti per uso esclusivo delle famiglie
della loro tribù, non sanno far altro: generare odio,....aè! Se
avessero scambiato due chiacchiere con Persefone! Quanto più
alto concetto della vita e della creazione avrebbero!
Quando i poli si scoglieranno dischiudendo al mondo l'ultimo
giardino, anche lì, discariche da mangiare.
Arroccati,
i castelli son scomparsi da tempo,
arroccati in barocche poltrone, spiegano le forze in campo a difesa del feudo,
attorno
ogni cosa può marcire, terre bruciate dal vento della guerra per
un trono sul fango.
Terra bruciata, quella che non si può possedere!