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mercoledì 15 dicembre 2010

Le proprietà del prezzemolo- parte prima



Il prezzemolo (Petroselinum crispum), è l'erba culinaria più famosa al mondo, chiamata anche “sedano della roccia” ed appartiene alla famiglia delle piante Umbrelliferae. Il prezzemolo è una delle sette più potenti spezie al mondo (assieme a Ginger/zenzero, Origano, Cannella, Curcumina, Salvia e Peperoncino rosso piccante) capaci di combattere le malattie .

Il prezzemolo cresce in molte zone climatiche ed è facilmente reperibile ( fresco) tutto l'anno. E' una pianta biennale, ciò significa che produce semi durante il secondo anno di crescita e così facendo si “risemina” da se stesso anche se incolto.

Sebbene il prezzemolo sia un meraviglioso cibo nutriente e salutare è spesso poco apprezzato. Molte persone non capiscono che questi vegetali hanno un utilizzo che va ben oltre il semplice tocco decorativo che accompagna i piatti al desco.

Il prezzemolo è originario del bacino Mediterraneo, nel Sud Europa, e vi sono prove del suo utilizzo antecedenti al 2000A.C..
Originariamente veniva usato come pianta medicinale, solo successivamente cominciò a divenire un alimento d'uso.

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I greci conoscevano questa pianta, ma non la usavano per l’alimentazione bensì per la farmacopea, la ritenevano sacra, ne facevano ghirlande per ornarsi, la offrivano ai vincitori dei giochi e decoravano con essa la camera da letto. Anche gli antichi romani consideravano sacro il prezzemolo e all’epoca di Nerone i gladiatori lo mangiavano prima della competizione e portavano spesso un ramoscello con loro nell’arena.
I Greci e i Romani lo usavano anche per adornare le tombe dei congiunti: era collegato ad Archèmoro, l'araldo della Morte.
Il prezzemolo fu molto valorizzato dal monaco cistercense Arnaldo de Villanueva, medico alchimista e botanico che nel 1500 esaltò le sue proprietà medicamentose specialmente come decongestionante del fegato.
Il famoso esploratore inglese Cook nel 1771 nel suo diario di bordo, durante un viaggio verso le Indie, scrisse che non ebbe mai casi di scorbuto a bordo perché conservava nella stiva piante di prezzemolo che univa al cibo dell’equipaggio. Lo scorbuto era in quell’epoca una malattia che mieteva molte vittime tra i marinai.
Kneipp, il famoso botanico, consiglia la tisana di prezzemolo perché digestiva, diuretica e disintossicante.
Sebbene sia molto incerto “dove” e “quando” il prezzemolo abbia assunto un ruolo nella alimentazione quotidiana popolare, gli storici pensano che possa essere accaduto durante il Medio Evo in Europa.
Altri storici sostengono sia stato Carlo Magno il “popolarizzatore” del prezzemolo poiché lo fece crescere nelle sue terre.