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venerdì 3 settembre 2010

Alcuni studi sostengono che la geo-ingegneria non fermerà l'innalzamento dei mari

The Ecologist
27th August, 2010
Titolo originale: Geoingineering won't stop sea-level rises, study predicts

Translation: Luca Giammarco

Solo mediante irrorazione massiva e regolare di zolfo nell'atmosfera si potrebbe prevenire l'innalzamento dei mari, fra i 30 e i 70 cm, che avverrà entro il 2100 a causa dei cambiamenti climatici.



L'intervento umano per alterare il clima nel tentativo di ridurre l'innalzamento dei mari fallirà, così hanno predetto alcuni ricercatori researchers have predicted.



Mentre i dibattiti sui cambiamenti climatici continuano a mostrarsi lenti e senza ambizioni, i progetti di geo-ingegneria, per alterare il clima mondiale, su vasta scala trovano invece favori unanimi.



Le due opzioni principali comprendono:
- la limitazione delle radiazioni solari, provenienti dallo spazio, mediante l'utilizzo di specchi o tramite l' incremento della copertura nuvolosa del cielo;
- la riduzione dei livelli di anidride carbonica attraverso una massiccia riforestazione unita alla cattura e allo stoccaggio dell' anidride carbonica rilasciata durante combustioni o fermentazioni.

Ora, nuove analisi fatte da ricercatori di Cina, Danimarca e Regno Unito hanno esplorato i 300 anni scorsi per vedere in che modo l'innalzamento dei mari possa essere connesso con i cambiamenti climatici.
Gli scienziati hanno usato queste informazioni per sviluppare un modello predittivo circa gli effetti delle varie proposte per il controllo del clima nei prossimi cento anni.

Ed hanno scoperto che anche se fossero messe in atto le più aggressive tecniche geo-ingegneristiche per ridurre il surriscaldamento globale, i livelli del mare comunque salirebbero di 30/70cm nel 2100, rispetto alle misurazioni di inizio secolo.

Sarebbero necessarie immissioni di particelle di biossido di zolfo equivalenti ad una enorme eruzione vulcanica, come quella del vulcano Pinatubo, ogni 18 mesi per ridurre la temperatura e bloccare lo scioglimento dei ghiacci e l'innalzamento dei mari.

La coautrice degli studi Dr. Svetlana Jevrejeva, del Centro Nazionale Oceanografico (NOC), afferma che la maggior parte dei rimedi proposti, come ad esempio l'immissione di particelle di biossido di zolfo nell'atmosfera, per ridurre il riscaldamento globale, presentano un rischio a causa degli effetti sconosciuti che tali pratiche apporteranno all' ecosistema terrestre.

Vi sono rischi sconosciuti molto seri. Noi non sappiamo come il sistema Terra possa reagire a queste operazioni di geo-ingegneria su vasta scala. Sostituire il controllo delle emissioni con la geo-ingegneria potrebbe portare enormi rischi a carico delle generazioni future”, sostiene la dottoressa.

Jevrejeva afferma che la soluzione meno rischiosa per limitare l'innalzamento dei mari consista nella riforestazione e nella cattura e stoccaggio dell' anidride carbonica.

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