Nuove analisi rivelano, per la prima volta, che l'atmosfera marziana è supersatura di vapore acqueo. Questa sorprendente scoperta ha profonde implicazioni nella comprensione del ciclo acqueo marziano e per conoscere la evoluzione storica dell'atmosfera.
Una Salvazione solitaria che lasci il mondo alla sua sorte m'è quasi disgustosa. Sri Aurobindo
SUNN IL MITE NON EFFETTUA ALCUN MONITORAGGIO O ANALISI DEI DATI DEGLI UTENTI
venerdì 30 settembre 2011
mercoledì 28 settembre 2011
La partenza della Speranza N. 5
Una
volta, tanti anni fa, ma tanti quanti non potete
nemmeno
immaginare giacché forse si trattava addirittura
d’un
altro ritorno storico, c’era una vecchia astronave,
cosi
vecchia, poverina, che era piena di rabberciature e
di
pecette, ma d’altra parte questo era l’ultimo viaggio
interplanetario
che avrebbe compiuto e inoltre, affinché
non
facesse proprio brutta figura e soprattutto non sco-
raggiasse
fuor di modo i viaggiatori, le avevano dato una
bella
mano di tinta fosforescente color arancione, sulla
quale
il nome del glorioso astromobile, che un secolo e
mezzo
avanti era stato tra i primi ad atterrare per cosi
dire
sulla Luna, spiccava in azzurro con tutto il suo buon
sapore
di vecchi sentimenti: Speranza N. 5.
In
quel pomeriggio del 16 settembre, mercoledì, in cui
la
nostra storia comincia, la Speranza N. 5, ridipinta come
si
disse a nuovo, giaceva bellamente spaparanzata sul-
l’alto
dello scivolo di lancio dell’astroporto di Vibo Valen-
tia
— sapete: in provincia di Catanzaro — e a guardarla
faceva
venire in mente, più che altro, l’Arca di Noè. In
effetti
vi stava salendo una lunga processione di esseri
viventi
dove le bestie erano più numerose degli umani e,
se
si eccettuano le bestie feroci, vi erano rappresentate
un
po’ tutte, almeno quelle che vivono nel clima medi-
terraneo:
dalle vacche alle galline, dai maiali ai canarini,
dalle
pecore ai conigli, e molti ciuchi si capisce, e anche
un’intera
famiglia di topi che s’era nascosta dentro un
sacco
di lupini che Massaro Vincenzo Lotorto da Cocco-
rinello
si portava sulle spalle perché i lupini gli piace-
vano
moltissimo e pensava di seminarne un campo intero
lassù
sul pianeta Saturno dove la Speranza N. 5 l’avrebbe
portato.
Pur che crescessero i lupini, lassù, se ne senti-
vano
dire tante, su questo pianeta Saturno...
Mentre
dunque la lunga processione di bestie e di umani
saliva
ordinatamente dentro il capace ventre dell’astro—
nave
in partenza per Saturno, tutto intorno c’era fervore
di
preparativi e rapido movimento di macchine e di tec-
nici,
e rumori di pompe, valvole, tubi di caricamento,
ingranaggi,
carrucole, gru, sirene come quelle che un
tempo
usavano i pompieri, e sopra questi rumori un buon
numero
di altoparlanti sparsi un po’ dappertutto diffon-
devano
musichette piacevoli ed energetiche, le quali però
a
tratti s’interrompevano per lasciare posto a una voce
ferma,
autorevole, perfino un po’ irritata, alla quale certi
diffusori
speciali davano una risonanza ampia ed eccelsa,
come
se si fosse trattato della voce del Buon Dio pro-
veniente
dall’alto dei cieli in un suo momento di malu-
more,
mentre in realtà era semplicemente la voce d’un
superannunciatore
della Propaganda che declamava motti
psicopolitici:
“ L'uomo ubbidiente é padrone dell’Uni—
verso!
“ “ Noi stiamo vivendo nella felicita dell’Avve-
nire!
“ “ Il cittadino dell’Era Cosmica è pacifico e con-
tento!
“ “ La Statistica ha sempre ragione! “.
In
verità né Massaro Vincenzo Lotorto da Coccorinello,
né
Mastro Antonio Caronte da Loppolo, né Comare Grazia
Polimeni
da Panaia, né alcun altro di quei milletre-
centoquarantasette
emigranti che formavano l’ultimo e
definitivo
gruppo di terrestri in partenza dalle regioni del
Mezzogiorno,
capivano bene cosa volessero dire tali motti
o
slogan psicopolitici, non possedendo essi ad esempio
idea
chiara di che fosse la Statistica, sia nel suo vecchio
significato
di scienza avente per oggetto lo studio di feno·
meni
interessanti collettivita di individui presi un po’
come
numeri, sia nel nuovo significato di Divinita oscura'
e
onnipotente che in effetti prendeva gli individui sol-
tanto
come numeri, però che la Statistica avesse sempre
ragione
lo sapevano benissimo, e così in ogni caso il risul-
tato
dell’emissione era positivo, nel senso che ficcava loro
vieppiù
profondamente nella testa il concetto che, ecco,
non
potevano farci nulla.
D’altra
parte essi parevano non addolorarsene affatto,
anzi
sembravano tutti allegri e contenti, sorridevano, can-
ticchiavano,
alcuni di quando in quando eseguivano per-
fino
passi di danza e piroette mentre procedevano verso
il
ventre spalancato dell’astronave, e soltanto guardando
un
po’ più profondamente nei loro occhi ci si sarebbe
potuti
accorgere che l’euforia era artificiosa, prodotta dalle
pillole
timolettiche di eucatecoltonina che le ragazze del
Comitato
per la Felice Evacuazione delle Aree Depresse
avevano
loro somministrato durante la settimana di pre-
parazione,
e che in realtà quella gente era molto addo-
lorata
di dover lasciare la casa, il paese e anche la Terra.
La
lasciavano, infatti, non di propria volontà, ma per
ordine
e disposizione dell’Ufficio Statistico della Que-
stione,
il quale aveva capito, Verso il 2160, che sulla
ormai
trisecolare Questione del Mezzogiorno s’era accu-
mulato
un tale groviglio di piani, schemi, imbrogli, Leggi
speciali,
idee risolutrici e buone intenzioni, che l’unica
cosa
saggia che rimanesse da fare era infine spedire gli
abitanti
delle zone meridionali, volgarmente chiamati ter-
roni,
sul pianeta Saturno, lasciando obbligatoriamente
disabitate
le loro terre d’origine, affinché presto o tardi
non
vi nascesse una nuova questione.
Il
pianeta Saturno era stato opportunamente scelto, dal-
l'Ufficio
Centrale di Statistica del Primo Blocco, prima
di
tutto perché molto grande — dopo Giove il più grande
del
Sistema — e quindi i terroni vi si sarebbero potuti
riprodurre
liberamente senza pericolo vicino di sovrappo-
polazione,
e in secondo luogo perché, essendo il grosso
globo
collocato lontano dal Sole e per di più perenne-
mente
immerso in densi vapori, vi mancavano quelle con-
dizioni
di clima e di paesaggio che sulla Terra avevano
reso
i terroni alquanto svagati e, diciamolo pure, pigri.
In
questo senso, ossia come correttivo del carattere e del
costume,
il trasloco su Saturno di intere popolazioni de-
presse,
benché assai recente e anzi ancora in via di com-
pletamento,
aveva dato risultati eccellenti, e all'Ufficio
Centrale
del Primo Blocco già si sapeva, ad esempio, che
la
produttività media dei terroni, in un clima freddo e
umido,
e con visibilità limitata ai 5-7 metri, era aumen-
tata
del 209 per cento, e continuava ad aumentare.
I
milletrecentoquarantasette viaggiatori della Speranza
N.
5 erano dunque gli ultimi abitanti dell’Italia Meri-
dionale
che lasciavano il Mezzogiorno ormai libero da
popolazione
e ad essi l’Ufficio Statistico della Questione
aveva
applicato le stesse regole e provvidenze applicate
ai
9 milioni circa di terroni che li avevano preceduti su
Saturno,
e cioè ciascun viaggiatore, tenuto presente che
per
l’intera durata del viaggio cibo e bevande sarebbero
stati
forniti dal Comando dell’astronave, poteva portare
con
sé cose, oggetti d’uso o animali per un peso corri-
spondente
al proprio peso, essendo tuttavia consentito
che
separati individui si unissero per formare un peso
complessivo,
in modo che ad esempio due o più persone
potevano
mettersi insieme per raggiungere un peso che
consentisse
di portare un torello, o una vaccina, o un
cavallo.
Naturalmente
anche qui c’erano i furbi, come dapper-
tutto,
ma uno più furbo di Michelangelo Maiera, proprie-
tario
del negozio di Generi Alimentari e Diversi di Orsi-
gliadi,
sarebbe stato difficile trovarlo, almeno in quel
gruppo.
Infatti egli aveva una famiglia composta da mo-
glie
e sette figli, e negli ultimi mesi li aveva superali-
mentati
con le vitamine dei polli, sicché ora tutti insieme
i
nove componenti la famiglia pesavano la bellezza di
il
quintali e 79 chili, ed egli aveva disposto che ognuno
di
essi portasse soltanto un sacco col proprio peso di
sale
da cucina; giacché gli avevano detto — ma chi mai
gliel’avesse
detto era un mistero — che sul pianeta di
destinazione
il sale scarseggiava e portandone un bel po’
si
diventava rapidamente ricchi.
Povera
Pamela Maiera! Un tempo era stata una fles-
suosa
fanciulla dagli occhi neri come il carbone, che i
giovanotti,
quando veniva dalla fontana con la brocca
sulla
testa, si mangiavano a furibonde occhiate, tanto era
splendida
e ben fatta, mentre ora era una cicciona bar-
collante
sotto 96 chili di sale, e i suoi famosi occhi neri
nessuno
poteva vederli dal momento che giacevano addi-
rittura
sepolti nel grasso, ma si capiva che gli occhi sta-
vano
in quel punto dove stavano giacché da li scende-
vano
lacrime, dato che sulla povera Pamela gli psico-
farmaci
timolettici avevano scarso effetto, trovandosi essa
col
cuore sanguinante perché Agostino Gramuglia, ossia
il
suo molto amato amoroso, l’aveva piantata: cicciona
com’era,
non gli piaceva più.
Un
tipaccio, davvero, questo Agostino Gramuglia! Stava
Ii
poco più avanti nella lunga fila che entrava nel ven-
tre
dell’astronave, magro da non dire e spavaldo, anzi
sfottente
— mai una volta che si fosse girato indietro
verso
Pamela — e sulle spalle, in luogo d’un sacco di sale,
portava
la sua splendida fisarmonica a centosessanta bassi
c
tripla tastiera. E a fianco gli camminava Serafino Par-
ghelia,
che aveva undici anni ed era per cosi dire orfano,
nel
senso che per uno sbaglio della macchina dei conti — se
ci
è concesso dire che le macchine, naturalmente elettroni-
che,
possono sbagliare — i suoi genitori e fratelli erano
stati
spediti su Saturno otto anni prima, e lui, rimasto
solo
sulla Terra, era stato allevato da una nonna di Zac-
canopoli,
e in seguito, mortagli la nonna, che d’altra parte
aveva
quasi cent’anni, s’era attaccato ad Agostino, e suo-
nava
il tamburello quando Agostino andava per le feste
a
suonare la Fisarmonica, e pure lui suonava la fisarmo—
nica
quando Agostino gliela lasciava. Serafino, sconside-
rato
al pari di Agostino, portava su Saturno, invece di
salami,
galline o conigli, il suo cane Fraticchio, i suoi
gatti
Aurora e Tramonto, e la gazza Bettina, la quale gli
stava
appollaiata sulla testa ed era l’unico essere vivente
che,
quando gli altoparlanti gridavano: —— La Statistica
ha
sempre ragione! ——, si permetteva di dissentire: sbat-
tendo
le ali, alzando il becco e gracchiando: —-— Gua!
Gua!
Gua!
Giuseppe
Berto -La fantarca - 1965
lunedì 26 settembre 2011
Verniciatura ecologica del legno: fondo per pittura - Ecological wood painting: bottom paint
Prima di dipingere su legno, per creare una patina omogenea che occluda i pori del legno e le piccole imperfezioni superficiali, occorre preparare il così detto "fondo".
Prepariamo il fondo con una mano, a pennello, di colla di guanti o Totin ( Cenni sulle colle organiche ), un etto di colla per litro d'acqua mescolata con un pò di gesso da pittore e biacca.
La miscela non deve essere vischiosa, ma consistente abbastanza da ricoprire il legno con una patina biancastra: durante l'operazione la colla, per mantenersi liquida, deve essere sempre calda.
Le fessure e le imperfezioni superficiali si stuccano con la colla suddetta: lasciata raffreddare sino allo stato gelatinoso e impastata col gesso da pittore.
Non puoi usare questo stucco per crepe vaste e fonde, tenderebbe a scrostarsi.
Se vi sono nodi che si muovono ( per dipingere sarebbe meglio non ve ne fossero
- ricorda che una tavola con molti nodi è quasi sicuramente destinata a imbarcarsi- ) bisogna farli rientrare leggermente e stuccare sia per evitare che affiorino dopo l'esecuzione del dipinto, sia per evitare secrezioni resinose che potrebbero macchiare il lavoro.
Il tempo di asciugatura del fondo dipende dal suo spessore e dalle condizioni ambientali, in genere può oscillare fra le 24 e le 48 ore: una volta asciutto, se si necessita di una superficie piana e liscia, possiamo levigare con carta vetrata fine.
Fatto ciò si dà una mano, a pennello, di latte su tutta la superficie: dopo 24 ore circa il legno è pronto per essere dipinto.
Se il legno è vecchio puliscilo prima con acqua.
We prepare the bottom with one hand, brush, glue or gloves Totin , an ounce of glue for liter of water mixed with a bit of chalk and white lead of painter.
The mixture should not be sticky, but large enough to cover the wood with a whitish coat: the glue during the operation, in order to remain liquid, must always be hot.
The surface cracks and imperfections are plastered with glue above: left to cool until became gel, then mix with chalk of painter.
You can not use this filler for large cracks and deep holes, would tend to crack.
If there are nodes that move (it would be better not to paint over woods with many nodes
- Points out that a table with many nodes is almost certainly destined to move-) should be positioned back slightly to prevent from breaking the paint after the execution of the painting, both to avoid resinous secretions which can stain the job.
The drying time of the fund depends on its thickness and environmental conditions, typically can range between 24 and 48 hours, once dry, if you need a flat, level surface, we smooth with fine sandpaper.
Gives a hand to brush, across all the surface, of milk: about after 24 hours the wood is ready to be painted.
If you paint on an old wood you must clean it before this preparation.
domenica 25 settembre 2011
Come coltivare lo zenzero (ginger) in casa
-->
Puoi cominciare piantando
un tubero (fresco), fornito da un coltivatore o acquistato in
negozio. Assicurati che il rizoma sia fresco e che abbia piccole
gemme (germogli di crescita) a forma di corno: se hai acquistato il
bulbo in negozio sarebbe meglio lasciarlo nell'acqua tutta la notte
prima
dell' invasamento,
potrebbe essere stato trattato con un ritardante delle crescita.
Il terreno deve essere di
buona qualità, deve essere ricco abbastanza da alimentare la pianta,
deve trattenere l'umidità in modo che la pianta non secchi ma, allo
stesso tempo, deve essere in grado di drenare liberamente per non
far marcire tubero e radici.
Un terreno composto al 50%
da un buon compost e da un terreno sabbioso (o drenante) è l'ideale:
il compost fornisce il nutrimento e trattiene l'umidità, mentre il
terreno sabbioso assicura un ottimo drenaggio.
Il periodo migliore del
trapianto in vaso è il tardo inverno/inizio primavera: scegli una
posizione luminosa ma dove non batte il sole e protetta dal vento.
Se il rizoma ha più
germogli di crescita puoi anche tagliarlo in più pezzi, ognuno con
almeno una coppia di gemme, e ricavare così più piante da un unico
tubero.
Pianta il ginger (zenzero)
a circa 10 cm di profondità, con i germogli di crescita verso
l'alto.
La pianta dello zenzero
non occupa grande spazio, ogni rizoma produce poco fogliame che
cresce e si infoltisce ,a ciuffo, molto lentamente, crescendo in
altezza al massimo di circa un metro. Un vaso di 35/40 cm di diametro
può ospitare fino a tre piante, debitamente distanziate di 15/20 cm.
Il ginger necessita di
umidità: il terreno non deve essere mai asciutto, ma neanche
zuppo, altrimenti il bulbo e le radici della pianta marciscono. Se
l'aria del tuo ambiente domestico è troppo secca puoi usare un
comune spruzzino/vaporizzatore per idratare la pianta. Potresti anche
pensare di umidificare correttamente, in modo naturale, l'aria
domestica perché, i tuoi polmoni, così come le piante seccano nell'
aria secca.
In tarda estate, quando le
temperature cominciano ad abbassarsi, riduci l'acqua e lascia pure
seccare il terreno: ciò incoraggia il ginger a produrre rizoma.
Quando sono seccate tutte
le foglie il ginger è pronto per la raccolta.
Scegli alcuni pezzi
raccolti da ripiantare.
I rizomi re-interrati o
lasciati nel terreno non richiedono acqua né attenzione sino
all'innalzarsi delle temperature.
Se il terreno di
crescita della pianta è sufficientemente ricco, la pianta non ha
bisogno d'altro (ogni anno puoi arricchire il terreno con un buon
compost).
Lo zenzero ama
luoghi ombreggiati, sole filtrato, umidità, calore e terreno ricco. (
cosa ti puoi aspettare da una pianta tropicale? )
Lo zenzero non tollera
freddo, sole diretto, vento forte e terreni secchi o pregni d'acqua.
venerdì 23 settembre 2011
lunedì 19 settembre 2011
Il resvelatrolo in combinazione con la vitamina D rafforza il metabolismo e previene l'obesità - Resveratrol and vitamin D synergistically team to boost metabolism and prevent obesity
L'assunzione quotidiana di resvelatrolo (dai 25 ai 50 milligrammi, a seconda del caso), sostanza presente nell'uva e nel vino, contribuisce in legame con la vitamina D a tonificare il metabolismo e previene la perdita ossea e l'obesità.
(NaturalNews) Resveratrol has been on the nutritional radar of researchers because of its proven ability to mimic some of the life-extending characteristics provided by calorie restriction as seen in animals and humans alike. Scientists publishing in the journal Molecular Nutrition and Food Research draw a solid link between resveratrol, vitamin D and other phytonutrients as agents that may lend a helping hand in the life-threatening battle against overweight and obesity.
Researchers document the newly discovered effect of the nature-derived nutrient on lipid metabolism, and they demonstrate that supplementation along with the sunshine vitamin and quercetin synergistically decreases the formation of new fat cells in the body. This finding is significant because it may provide a critical metabolic aid to children and adults that suffer the health-damaging effects of obesity every day. Further evidence exists to hail the trio in the genesis of osteoblasts in bone marrow that may offer a new therapy for osteoporosis that affects the mobility of millions of aging adults.
Scientists studying metabolism in aging adults have found that stem cells differentiate in favor of adipocytes (fat cells) and to the exclusion of osteoblasts (cells necessary for the formation of new bone). This means that as we age, our body has evolved to store fat as an aid to our survival. As metabolism slows, we continue to eat the same number of calories that helps to fill the newly acquired adipocytes. While building and maintaining bone structure may sound like a good idea to us, it is not pre-programmed into our genetic matrix.
Development of new fat cells has evolved as a protective mechanism, although the vast majority of older adults really don't need this genetic advantage. Researchers found that supplemented resveratrol, vitamin D and quercetin work together to regulate our genes and down regulate the production of fat cells while boosting the production of osteoblasts. Naturally it is important to practice caloric restriction as we age. Many aging adults will be able to utilize this phytonutrient trio to prevent excess weight gain and the debilitating effects of osteoporosis.
In addition to the well documented anti-cancer and longevity benefits previously ascribed to supplemented resveratrol, health-minded individuals will want to include resveratrol and other phytonutrients as an aid in the fight against abdominal fat accumulation. Researchers concluded: "It should be noted that combining resveratrol with other phytochemicals may provide an extraordinary potential for preventing obesity and osteoporosis. These phytochemical synergies may make possible novel safe, potent and efficacious therapies." Be sure to include resveratrol (25 to 50 mg per day) in your dietary arsenal to assist weight loss and boost metabolism and to prevent bone loss.
venerdì 16 settembre 2011
Una mela al giorno toglie l'ictus di torno - An apple or pear a day may keep strokes away
Il consumo giornaliero di mele e pere può evitare l'insorgenza di ictus. Questa è la conclusione alla quale è giunto uno studio olandese durato dieci anni e condotto su più di 20.000 persone.
Mentre i primi studi avevano già dimostrato il legame tra alto consumo di vegetali e frutta e basso rischio di ictus, quest'ultimo si è incentrato nella disamina di frutta e vegetali secondo il colore di appartenenza. Il colore della parte edibile di frutta e vegetali riflette la presenza di fitochimici benefici come i carotenoidi e i flavanoidi.
Frutta e vegetali sono stati classificati in quattro categorie cromatiche:
Verde, incluso verdure a foglia scura, cavolo cappuccio e lattuga
Giallo/arancio, principalmente composta da agrumi
Rosso/porpora, che comprende la maggior parte dei vegetali rossi
Bianco, composta per il 55% da mele e pere
Si è riscontrato che per ogni 25 grammi di frutta e verdura "bianca" consumata in più giornalmente il rischio di ictus scende di circa il 9%.
Naturalmente, il consumo quotidiano di frutta e verdura degli altri gruppi cromatici previene l'insorgenza di altri disturbi cronici: per questo motivo è fondamentale mangiare molta frutta e verdura ogni giorno.
La mela e la pera hanno alto concentrato di fibre ed un flavanoide chiamato quercetina.
Altri cibi "bianchi" che sono stati consumati durante lo studio: banane, cavolfiore, cicoria e cetriolo.
giovedì 15 settembre 2011
Le lampadine a luce bianca inibiscono la produzione di melatonina - 'White' light suppresses the body's production of melatonin
L'esposizione a lampade LED a luce bianca inibisce la produzione di melatonina nel corpo umano cinque volte di più rispetto ai bulbi al sodio ad alta pressione che emanano una luce giallo-arancio.
martedì 13 settembre 2011
mercoledì 7 settembre 2011
Costruito un motore elettrico di grandezza molecolare - Constructed an electric motor of molecular largeness
Il più picolo motore elettrico del mondo ha una grandezza di 200 nanometri, un motore veramente microscopico, considerando che lo spessore di un capello umano è di circa 60.000 nanometri.
martedì 6 settembre 2011
'Micidiali '90: 1991 la prima guerra del golfo
"La giustizia è soltanto una merce, che sta tutta esposta lì in piazza
e il cavaliere che giudica dà la ragione a chi compera"
-Petronio Arbitro ( 1° secolo d.c. )-
Tonnellate di morte
solcano l'aria
piovono sui deboli
sugli oppressi
Sguardi
incollati su schermi piatti
assistono alla novela senza fine
Ancora una volta
l' uomo indossa il saio e la falce
ancora una volta, ognuno di noi
è una di quelle bombe
ancora una volta
l'inferno siamo noi
Non c'è scampo all'Impero
il piombo s'incrosta sui cuori
Ma tu
che ti senti così sicuro
lontano
dal sangue che si sta versando
non senti l'alito fetido?
Il rantolo dell'Impero
La tv tace
bocca serrata da tempo
oracolo dell' Impero
la tv tace
la stampa tace
affoghiamo nel silenzio
Aggirarsi
lungo i profili dei crateri bui
la città ora è paesaggio lunare
"E' stato bellissimo"
dice l'aviere
"Sembrava una notte di fuochi artificiali"
chi per me
abbi pietà di voi
Chissà ora quanti gladiatori
vestono la causa panaraba
seminando il terrore
alimentando divisioni
fomentando l'odio per il diverso
L'ho visto
la mia bomba
ha maciullato decine di uomini
tutto schizza via
brandelli di carne
occhi spappolati
la terra beve sangue
1991
anno battezzato nel sangue
domenica 4 settembre 2011
Il fallimento della filosofia
E' purtroppo vero che,da venticinque secoli che esistono, le scienze politiche e morali non hanno fatto nulla per il benessere dell'umanità; esse sono servite solamente ad aumentare la malizia umana, in ragione del perfezionamento delle scienze riformatrici; esse non sono riuscite che a perpetuare l'indigenza e la perfidia, e a produrre gli stessi flagelli sotto forme diverse.
[...]
Io lo ripeto: è al caso e non alle scienze politiche e morali che noi dobbiamo i nostri lenti progressi nello spirito sociale; ma ogni scoperta dovuta al caso costa secoli di tentativi burrascosi.
Il cammino delle nostre società è paragonabile a quello dell' Ai (Bradypus tridactylus), di cui ogni passo è segnato da un gemito: come lui, la civiltà si avanza con una lentezza inconcepibile, attraverso i tormenti politici; ad ogni generazione essa prova nuovi sistemi, che non servono, come i patiboli, che a macchiare di sangue i popoli che li adoperano.
Nazioni sfortunate, voi siete prossime alla grande metamorfosi che sembrava annunciarsi con un turbamento universale. E' veramente oggi che il presente è gravido dell'avvenire e l'eccesso delle sofferenze deve portare la crisi della salute.
A vedere la continuità e l'enormità delle scosse politiche, si direbbe che la natura si sforzi per scuotere un peso che l'opprime: le guerre e le rivoluzioni abbracciano incessantemente tutti i punti della terra, le tempeste appena sedate rinascono dalle loro ceneri, come le teste dell'idra si moltiplicavano cadendo sotto i colpi di Ercole, la pace non è più che una chimera, un sogno di pochi istanti, l'industria è divenuta il supplizio dei popoli da che un isola di pirati intercetta le comunicazioni, scoraggia le culture dei due continenti e trasforma le loro officine in vivai di mendicanti. L'ambizione coloniale ha fatto nascere un nuovo vulcano: l' implacabile furore dei negri cambierebbe ben presto l'America in un vasto ossario, e vendicherebbe col supplizio dei conquistatori le razze indigene, che essi hanno annientato. Lo spirito mercantile ha aperto nuove strade al delitto, ad ogni guerra esso estende le stragi ai due emisferi e porta fino al centro delle terre selvagge gli scandali della cupidigia civile; le nostre navi non percorrono il mondo intero che per associare i barbari e i selvaggi ai nostri vizi e ai nostri furori.
Si, la civiltà diventa pù terribile nell'imminenza della sua caduta; la terra non offre più che uno spaventoso caos politico...
L’antico DNA rivela i segreti della storia umana
Per un campo che si basa su dei fossili rimasti indisturbati per
decine di migliaia di anni, la genomica degli antichi esseri umani si
muove a una velocità pazzesca.
Appena un anno dopo la pubblicazione dei genomi di Neandertal e di una popolazione umana estinta in Siberia,
gli scienziati stanno facendo la gara a chi risponde alle domande
sull’evoluzione e la storia umana, che sarebbero state incomprensibili
fino a pochi anni fa.
I mesi passati hanno visto una serie di scoperte: dai dettagli su
quando Neandertal e Sapiens si sono incrociati, ai geni che combattono
le malattie che noi oggi abbiamo grazie tali ibridazioni.
sabato 3 settembre 2011
Uno studio finlandese conferma che il vaccino contro l'influenza suina ha causato svariati casi di narcolessia fra i minori
La narcolessia è un disordine del sistema nervoso che è causa di eccessiva sonnolenza, crisi di sonno incontrollato e, spesso, di dolorose allucinazioni e paralizzanti crolli fisici chiamati cataplessia.
Oltre ai finlandesi, hanno studiato il fenomeno anche gruppi francesi, svedesi e norvegesi: proprio per questo l'Agenzia Europea per i Medicinali raccomanda l'uso di vaccini tipo Pandemrix e Arepanrix esclusivamente per i maggiori di anni 20 e solo se i normali vaccini antinfluenzali sono indisponibili.Swine flu vaccine linked to narcolepsy: Finnish study
In attesa dell'autunno e di nuove strane influenze (sembra che ogni hanno il virus sia ingegnerizzato diversamente; l'influenza suina 2011 è composta da geni del virus del 2009 mescolati a geni di altre forme di infezioni che affliggono i maiali allevati industrialmente da un decennio a questa parte)
CDC: 2 children sickened by novel swine flu strain
ricordiamo che un corretto stile di vita e l'assunzione di vitamina D per molti studi clinici risultano più efficaci della vaccinazione antinfluenzalegiovedì 1 settembre 2011
Il consumo moderato di cioccolato fondente amaro riduce i rischi di problemi cardiaci
I consumatori di cioccolato fondente amaro avrebbero il 37% di probabilità in meno di rischi legati a problemi cardiaci.
Eating chocolate cuts risk of heart disease
Dark chocolate is brimming with antioxidants and heart-healthy properties, research finds
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