SUNN IL MITE NON EFFETTUA ALCUN MONITORAGGIO O ANALISI DEI DATI DEGLI UTENTI

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domenica 31 luglio 2011

Bologna, 'micidiali '90: il crescentone salvo grazie a tangentopoli

L'esplosione di tangentopoli nel 1992 non colse impreparato il sistema di finanziamento occulto ( e spesso anche illecito) del partito comunista felsineo.
Il denaro proveniva da due filoni principali: gli appalti edili e le cooperative, senza tralasciare manifestazioni come la Biennale ed il Made in Bo.
Quando Mario Chiesa iniziò a vuotare il sacco, a Bologna si chiusero in tutta fretta cantieri in essere e in avvenire e alcune cooperative dai bilanci "troppo compromettenti".
Il crescentone di Piazza Maggiore deve la sua salvezza proprio a tangentopoli: il becero progetto di trasformare la piazza in una gigantesca scacchiera, sbandierato in pompa magna ai quattro venti, si dissolse nel nulla.
Così come si dissolse nel nulla, tramite procedura fallimentare, la principale cooperativa di servizi sociali della città: la S.P.E.E.P. coop con sede centrale in via della zecca, di fronte alla questura di Bologna.
Centinaia di operatori sociali si ritrovarono senza lavoro e senza stipendi arretrati.

sabato 30 luglio 2011

Bologna, 'micidiali '90: La Fabbrika contro la mafia rossa

Un anno fa, Christina ed Hendrix aprivano alla collettività una vecchia fabbrica abbandonata nel cuore della Bolognina situata ad alcune centinaia di metri dalla stazione centrale. L'occupazione di questa area enorme (33.000 metri quadri), al di là delle cifre della planimetria, rappresenta l'inizio di una serie di dinamiche il cui sviluppo è destinato ad incidere sugli equilibri sociali e politici in città. In contrasto con gli interessi e le aspirazioni delle varie componenti degli occupanti e del Centro Sociale Autogestito recentemente costituitosi all' interno dell'occupazione, sono presenti una controparte amministrativa rappresentata dal comune e la proprietà, che comprende alcune grosse cooperative di costruzione in attesa dell'attuazione di un nuovo PRG che consentirà un'eventuale espansione del Fiera District.
In Fabbrika sono confluiti nel corso del tempo dei soggetti tra i più disparati, ognuno con la sua storia e le sue specificità. L'occupazione ha vissuto di conseguenza dei momenti di crisi e di confronto spesso assai aspri che hanno comunque riaperto una esigenza di dibattito, tra gruppi e singoli, per la ridefinizione degli ambiti di sperimentazione politica e culturale in città.
Quest' inverno è stato duro resistere al freddo e alle difficoltà che sono tuttora tante e non completamente ovviate.

Negli ultimi mesi, a seguito dell'acuirsi del flusso immigratorio il Comune di Bologna si lancia alla ricerca di alloggi di fortuna per gli immigrati extracomunitari ricavando dei posti letto prinipalmente da vecchie scuole abbandonate. Nel corso del tempo si instaura una trattativa con una componente degli occupanti della Fabbrika a partire da una proposta del comune di alloggiare provvisoriamente 32 lavoratori extracomunitari nei locali della Fabbrika. Dopo un primo rifiuto dettato da motivi di ordine igienico alcune persone dichiarano la loro disponibilità ad ospitare degli extracomunitari con la condizione di una ristrutturazione dei servizi che viene iniziata e poi sospesa da una squadra di operai in qualche modo organizzati dal comune.
Il lavoro realizzato consiste nella costruzione di due muretti che delimitano i cosidetti "loculi" (2 metri per 3, forse meno) dove vengono sistemati alla meno peggio 32 extracomunitari. Sul muro, racconta un occupante, il comune ha, per la gran fretta, "dimenticato" di stendere l'intonaco.
L' operazione, comunque, suscita immediatamente reazioni vivaci e indignate da parte di molti occupanti e dei compagni del Centro Sociale Autogestito "La Fabbrika". Per tutti è evidente come il comune si comporti da Ponzio Pilato evitando di affrontare il problema degli alloggi che a causa delle pratiche speculative delle immobiliari e dell'inerzia nella gestione del patrimonio pubblico, sta diventando sempre più drammatica sia per gli immigrati che per gli italiani.
L' assemblea ha quindi indicato la via della requisizione delle case sfitte da parte del comune e comunque la pratica dell'occupazione come mezzo di lotta per la risoluzione dell'emergenza abitativa.

Un giornalista di Repubblica all'indomani della conferenza stampa tenutasi alla Fabbrika annunciava che l'assessore Bartolini si sarebbe ripresa i suoi 32 uomini. Nel frattempo gli immigrati non tutelati dai muretti della vergogna sono aumentati e ora accanto ai "garantiti" dell' assessorato agli affari sociali vivono, in condizioni ancora peggiori, un' altra cinquantina di persone. Il tentativo del comune di dividere gli occupanti tra bianchi e neri, e tra garantiti e non garantiti fallisce.
Una assembea generale della Fabbrika si trasferisce in massa alla conferenza sull'immigrazione tenuta dall'Ass. L'altra Italia-Avvenimenti al palazzo dei Notai e qui viene denunciata l'incoerenza e l' irresponsabilità del comune nei confronti degli immigrati e del problema casa.
Gli uomini e le donne degli assessorati, dopo un ultimo sopralluogo volto a censire i "loro" immigrati, annunciano laconicamente la fine degli interventi del comune data la totale carenza di fondi ( hanno finito le presunte 400.000 lire del muretto). Anche a Bologna siamo dunque arrivati alla fine del Welfare. La cosa non ci sorprende nè ci turba più di tanto. Delle elemosine possiamo anche farne a meno.

Le varie assemblee del C.S. Fabbrika hanno comunque rimescolato le carte in tutti i sensi. Il comune è da considerarsi una controparte. Cresce l'esigenza di un maggiore coordinamento all'interno delle varie situazioni presenti in Fabbrika per garantire una migliore qualità della vita ed un intervento che affronti il complesso delle attività che si svolgono dentro l'occupazione. Si sta preparando un video sulla condizione degli immigrati a Bologna con scene abbastanza esplicative sulla situazione in Fabbrika e in altri punti caldi della città, con riprese tipo close-up delle lacrime di coccodrillo di Bobo Varani e della sua collega del comune (assessorato alle politiche sociali) che cerca di impiccarsi con la sua collana di similperle.
Operatori giuridici e medici si sono proposti di istituire un centro di assistenza medico legale e si invita la gente a partecipare alle assemblee ed a portare un proprio contributo aspettando un'altra invasione di extracomunitari in occasione della ricorrenza della rivoluzione francese: decine e decine di ballerini e ballerine dall' Africa e dall' Asia diretti da Eugenio Barba dell' Odin Teatret di Holsrbro
( Danimarca) invaderanno la Fabbrika.
Un altro gruppo di stranieri lontani.
Lontani da dove?


Il 28 dicembre 1990 venne attuata la decisione presa dall'amministrazione con il piano antioccupazioni: all'alba decine di poliziotti e carabinieri in assetto antisommossa coadiuvati da operai di un'impresa edile emiliana col volto travisato entrarono nell'ex area industriale; in poche ore tutti i capannoni del complesso vennero demoliti.

venerdì 29 luglio 2011

Bologna: 'micidali '90: L' Arena del Sole - L' Isola Nel Kantiere contro la mafia rossa

Dopo vari tentativi di acquistare l'arena del sole dall'istituto giovanni XXIII, il comune di Bologna ne affitta il complesso il 29 dicembre 1983 per poi acquistarlo il 18 maggio 1984. Si tratta di aprire già con l'idea di chiudere. E siamo ancora ai tempi dell'assessore Soster. L'arena del sole viene dunque riaperta l' 8 dicembre '84 con l'allestimento di "Delitto e castigo" sotto la direzione artistica a contratto d'oro del regista sovietico Juri Ljubimov. A due mesi dall'apertura il comune sbandiera nelle sue pubblicazioni il successo di pubblico del nuovo teatro, ma già poco tempo dopo circola la voce di decine di vigili urbani impiegati in operazioni di "riempimento" dell'arena. In un incredibile gioco delle "tre carte o dei tre bussolotti" il Comune ha continuato per anni a rimescolare il bilancio di questo progetto faraonico e nella sua pochezza culturale, ha continuato nella sua politica di finanziamenti a pioggia. Sinisi, succeduto alla faraona Soster, subentra nell'azienda "arena" proponendo l'allargamento e nuovi investimenti. Proprio Sinisi, definitosi più volte l' "Al Capone" di Bologna. L' Isola Nel Kantiere ha scelto quindi uno dei luoghi più contestati della città. La solita baruffa tra i partiti ha reso l'arena del sole, l'arena degli appalti e la mancanza di progetto della giunta rimane abissale.
Ein Ende ist nicht abzusehen. ( E' come una botte senza fondo). La serata della prima apertura del centro, l' "Isola Nel Kantiere", è stata per così dire 'esauritissima' da un concerto per orchestra e manganelli. Motivo ufficiale della presenza della polizia era la pericolosità dello stabile poi negata dal comune.
E' la carica del 9/11. In realtà diamo fastidio. Perchè questa è la prima isola del mondo che si trova sulla punta di un iceberg.
Affondiamo l' iceberg, ma non L' Isola.
Rimane da affondare l' iceberg di questi appalti da capogiro ai limiti della legalità. C'è quindi chi, come l'assessore Guerra, ha paura.
Mentre il ministro Amato con nauseante disprezzo per il diritto dei cittadini parla di "peculato per distrazione". Roba da matti! Lo sgombero dell' Isola è stato motivato per urgenza. Ci sono dei lavori da fare! Ma se il comune dovesse iniziare i lavori in Via S.Giulio 8 commetterebbe un illecito perchè il lavoro progettato non è stato ancora approvato dall'apposita commissione, per il semplice motivo che lotte fra i vari clan non permettono l'elezione della cosiddetta "Commissione dei 9 miliardi".
La commissione è entrata in crisi due settimane fa.
Il presidente della commissione Concorsi si è dimesso. La D.C. e tanti partitucoli i cui nomi non valgono la carta su cui sono scrittti, non hanno presentato candidati, a parte l' M.S.I. e D.P.. Ma una parte della D.C., sulla base dello scambio politico con il P.S.I., vuole la sua parte.......un pò di lavori potrebbero saltare fuori....Mentre il P.C.I. cerca di coprire le proprie tracce....Insomma sempre più ochetto!

tratto da: "Atrocittà"

mercoledì 20 luglio 2011

La meditazione fa crescere la materia grigia del cervello

Flessioni, piegamenti, ginnastica, personal trainer -- hai molte strategie per "costruire" muscoli più grandi e ossa più forti. Ma cosa fare per "edificare" un cervello più grande?
Meditazione!

Push-ups, crunches, gyms, personal trainers -- people have many strategies for building bigger muscles and stronger bones. But what can one do to build a bigger brain? Meditate. 

Meditation increases brain gray matter

Perchè si ignorano le scie chimiche? Semplice: le marionette non guardano le nuvole!

Il mito è scienza esatta




..." Per molti hanni ho cercato il punto in cui mito e scienza si congiungono.
Da molto tempo mi era chiaro che le origini della scienza avevano le loro radici profonde in un mito particolare, quello dell' invarianza. I greci, fin dal VII secolo a.C., chiamavano ciò che mosse alla ricerca i loro primi sapienti il Problema dell' Uno e dei Molti, a volte descrivendo la selvaggia fecondità della natura come il modo in cui i Molti potevano essere desunti dall' Uno, a volte considerando i Molti come variazioni non sostanziali modulate sull' Uno. I detti oracolari di Eraclito l' Oscuro, non fanno altro che illustrare, coi barbagli dei loro paradossi, l'illusorietà delle "cose" in seno al flusso, a mano a mano che venivano divelte dall'intuizione centrale dell' unità. Prima di lui, Anassimandro aveva annunciato, sempre in modo oracolare, che la causa del nascere e del perire delle cose era l'ingiustizia da esse perpetrata l'una verso l'altra nell' ordine del tempo, "com'è giusto", diceva, poichè debbono espiare in eterno questa reciproca ingiustizia. Ciò fu sufficiente a fare di Anassimandro il padre riconosciuto delle scienze fisiche, dato che l'accento viene posto sui "Molti" reali."...

Giorgio de Santillana

lunedì 18 luglio 2011

Il pazzo e il pendolo

Attendere sulla sabbia.
Avviene qualche battibecco.
La fine reca salute.


-All'improvviso il messaggio pirata inondò l'etere oscurando 
programmi televisivi,radiofonici ed ogni fonte di comunicazione 
elettromagnetica-

COMPAGNO(CUM-PANIS,Che mangia Lo stesso pane)/Guarda La MACCHINA/
Premi i Tasti GIUSTI/Leve Seguono Pazienti MANI/e La Macchina 
PRODURRA' DEI/DECONDIZIONATORi In Offerta SPECIALE/SOgni Di 
DOMANI:/La Macchina E' Una Fonte/...Di BENE/Potrebbe ESSERE!
-Compagni togliete gli specchi che vi occludono gli 
occhi,cominciate davvero a vivere il vostro sogno,il nostro 
sogno. Le concezioni esoteriche del Sacro Impero sono un
guazzabuglio di verità e menzogne,d'altronde sarebbe troppo 
facile separare il grano così facilmente e deliberatamente. E' 
vero che grazie all'analisi di antichi testi,delle tradizioni 
alchemiche,ermetiche tanto avversate(ma la scienza 
umana pare,oggi debba inchinarsi ad esse)arrivarono per primi 
alla scienza missilistica,alla produzione di gas e veleni,alle 
cosiddette manipolazioni. Ma la manipolazione è una vana scienza se 
non si continua il processo alchemico. La scienza di morte,  la 
nigredo  deve solversi in volo coagulandosi nella stella che 
matura incomposto.
Verità e menzogna,tutto è intriso di questa amalgama  che 
va solo plasmata.
Cosa sapete della swastika?
Un simbolo dell'eterno scorrere,sorella della sauwastika e della 
swastica celeste di tronchi rotanti degli indiani navaho. 
Esse raffigurano il moto celeste/galattico,
sono entrate ed uscite della gorgante spirale doppia:DNA cosmico 
del corpo universo. Col sangue non c'entrano un piffero.
Sembriamo proprio dei fossili,dei dinosauri erranti nella 
Teknopolis,che ci domina,ci sobissa di possibilità,come siamo 
ridicoli noi che abbiamo innanzi le porte spalancate della 
capacità di fare e invece abbiamo sviluppato enormemente la sola 
facoltà distruttiva e autolesionista,ovunque volgi gli occhi.
DISTRUZIONE,le tue sillabe reggono al sangue che l'uomo si 
toglie,si sostengono col graduale arrotondamento delle 
spigolosità vitali.,
perché tralasciare il lato creativo?
Tekniche al servizio dell'uomo,possibile che non siamo capaci di 
farci del bene?
Quanti lavoratori s'impiegherebbero nella bonifica dei deserti?
Compagni,non giocate al massacro,non conoscete il segreto della 
vostra ombra:
lei vi segue sempre,assorbe i vostri gesti,vi accompagna muta 
lungo le strade,sporcandosi col sangue versato,non puoi proprio 
controllarla, la notte vola via da te e non si sa dove va.
Date luce alle vostre ombre-

Edgar Alpo fissò il telerama domandandosi chi fosse quell'hacker 
e cosa lo spingesse a rischiare la pelle cosi avventatamente.
Il messaggio terminò, tutti i programmi tornarono alla normale 
routine.
Avvolto nell'eco di quelle parole si decise a  fare quattro passi 
sino alla Locanda dei sei ranocchi,uno dei punti notturni di 
mescita di alcolici,droghe e perditempo del quartiere che si 
trovava nel labirinto di vicoli del mercato dei rifiuti 
commestibili.


Fra gli aromi delle merci in decomposizione,il vicolo tappezzato 
di stampati non autorizzati rifletteva l'umore generale delle 
ombre notturne;uno di questi diceva pressapoco cosi:

"Economisti utilitari,
scheletri di maestri di scuola,
viaggiatori di fatti,
scettici cortesi e annoiati,
ciarlatani di tante dottrine meschine e logore,
avrete sempre con voi i poveri.
Coltivate in loro,finché c'è ancora tempo,
le supreme grazie della fantasie e degli affetti,
per abbellire le loro vite che hanno tanto bisogno di 
abbellimento;oppure,nel giorno del vostro trionfo,quando il
romanticismo sarà stato completamente strappato via dalle loro 
anime,ed essi si troveranno di fronte alla nuda esistenza,la 
realtà diverrà un lupo verace,e sarà la vostra fine."
                        


Edgar aveva bevuto a sufficienza per sprofondare nel torpore asettico;si 
agitava con un fuoco tarlato che gli rodeva nel petto; ogni tanto 
si osservava preoccupato del suo stato miserevole.
Il locale non brillava in pulizia ed igiene,anzi,l'unico brillore 
che proveniva dal suo interno erano le gocce di sudore che 
imperlavano la fronte spaziosa dell' ostessa. Una donna che ne 
pesava almeno tre: uno strano incrocio tra un mastino napoletano 
ed un canarino.
Il pavimento era ricoperto di cicche semi affogate nell'alcol
precipitato al suolo, ovunque bicchieri scassati mostravano 
i denti aguzzi alle scarpe degli avventori. L' ostessa aveva avuto 
la brillante idea di eliminare qualsiasi spigolo che potesse 
offrire un comodo appoggio alle membra,con la speranza di 
velocizzare il traffico notturno;l'unico risultato che aveva 
ottenuto era molto simile ad un metrò in ora di punta.
Data la situazione,i più,tempo permettendo,tracannavano i liquami 
della mescita all'aperto.
All'improvviso ,mentre si calava nell'umore ormai narcotico del
vino sintetico,il sapore di una lingua bagnata s'impossessò dei 
sensi di Edgar. Una donna dalle labbra arancioni gli si era 
avvinghiata alla bocca.
A quel bacio,come al solito,chiuse gli occhi. Prese a dialogare 
in quel modo muto e umido,l'adrenalina mescolata all'alcol
scosse via il torpore liberando il cervelletto dal gravoso 
peso dei pensieri del giorno,dipingendo il reale coi colori 
rallentati delle visioni che affrescano i sogni notturni.
In uno stato di trance surreale l'unica interfaccia che attivava 
energia  erano le mani di lei che lo portavano via.  
 
fine quinto episodio

domenica 17 luglio 2011

Il tè verde riduce il rischio colesterelo

 In un recente studio pubblicato sull'American Journal of Clinical Nutrition, Xin-Xin Zheng dimostra che l'assunzione di tè verde riduce le lipoproteine a bassa densità (LDL) ed il colesterolo totale.
Ciò protebbre spiegare il motivo per cui il tè verde riduce in maniera evidente i rischi di malattie cardiache.

(Medical Xpress) -- In a recent study published in the American Journal of Clinical Nutrition, Xin-Xin Zheng reports that green tea reduces LDL and total cholesterol. This could explain the reasoning behind green tea’s apparent reduction to the risk of heart disease.


Green tea reduces cholesterol risk

lunedì 11 luglio 2011

Insufficienti livelli di vitamina D in coloro che soffrono di artrite psoriasica

Vitamin D insufficiency prevalent among psoriatic arthritis suffers

Insufficienti livelli di vitamina D nei giocatori di football americano (NFL) che soffrono di lesioni muscolari

Vitamin D lower in NFL football players who suffered muscled injuries, study reports

Grazie al bando dei neonicotiniodi tornano in Italia api e farfalle

Da due anni in Italia è vietato l'uso di antiparassitari a base di neonicotinoidi ed il risultato è sotto gli occhi di tutti: api e farfalle sono tornate a svolazzare sui nostri fiori.


I Neonicotinoidi sono Interferenti Endocrini?

Roberta Tassinari e Francesca Baldi, Dipartimento di Sanità Alimentare ed Animale, ISS.


Il diffuso allarme sul grave calo delle popolazioni di api, riportato sia da lavori scientifici che dai mezzi di comunicazione, viene imputato a diversi fattori tra cui l’uso agricolo di neonicotinoidi. I neonicotinoidi costituiscono una classe di insetticidi sistemici di concezione nuova che nell’ultimo decennio ha ottenuto rapida diffusione.
I principali principi attivi sono: imidacloprid (composto capostipite), thiametoxam e clothianidin. Dotati di elevata idrosolubilità, i neonicotinoidi sono rapidamente assorbiti dalla pianta e veicolati a tutte le sue parti, consentendo la protezione anche delle parti sviluppatesi dopo il trattamento. Inoltre questi fitosanitari vengono anche usati per la concia delle sementi, come antiparassitari per animali domestici e come insetticidi ad uso domestico.
Nell’insetto agiscono a livello del sistema nervoso con un meccanismo acetilcolinomimetico: si lega in modo irreversibile ai recettori nicotinici dell'acetilcolina (nAChR), localizzati a livello delle sinapsi tra due neuroni, provocando l’alterazione della trasmissione degli impulsi nervosi. Le differenze tra nAChR degli insetti e dei mammiferi conferiscono a tali sostanze una notevole selettività (Tomizawa M e Casida JE,2005). Tuttavia alcuni dati recenti sembrano indicare un rischio di neurotossicità per gli insetti utili come le api, soprattutto in seguito ad esposizioni croniche, causando alterazioni delle capacità comunicative e di orientamento (Ramirez-Romero R et al, 2008).
Rimane inoltre, il sospetto che i neonicotinoidi possano indurre alterazioni "sottili" anche sui vertebrati e che tale possibile rischio possa non essere stato ancora adeguatamente valutato, in particolare riguardo agli effetti neuro-endocrini.
L’imidacloprid mostra una modesta tossicità acuta negli animali da laboratorio; in seguito a somministrazione in gravidanza si osservano tuttavia anomalie scheletriche nel ratto e nel coniglio. Nel cane si osserva tossicità epatica, con aumento dei livelli serici di colesterolo, in seguito ad esposizione prolungata attraverso la dieta.
Alterazioni istologiche della tiroide, maggiormente evidenti nei maschi, si osservano nel ratto inseguito ad esposizione cronica a > 300 mg/kg alimento (corrispondente a circa 15 mg/kg pc); il meccanismo di tale effetto non è ancora chiarito (http://extoxnet.orst.edu/pips/imidaclo.htm).
E importante notare che nAChR, il recettore bersaglio dei neonicotinoidi, è presente nei mammiferi, in diversi distretti coinvolti nella rete del sistema endocrino: cellule cromaffini della midollare surrenale (Sala F et al, 2008), epifisi (Hernandez SC et al 2004) e nelle cellule germinative maschili soprattutto nei flagelli (Palmero S et al 1999). Gli eventuali effetti dei neonicotinoidi mediati dall’interferenza di nAChR nei mammiferi non sono ancora noti; tuttavia l’attività del nAChR viene modulata da ormoni endogeni (estradiolo) nonché da interferenti endocrini quali gli ftalati (Liu PS and Lin CM, 2002).
Pertanto le limitate informazioni disponibili indicano che gli effetti neuro-endocrini dei neonicotinoidi nei vertebrati potrebbero meritare una più attenta valutazione.

Bibliografia



  • Hernandez SC, Vicini S, Xiao Y, Dávila-García MI, Yasuda RP, Wolfe BB, Kellar KJ. The nicotinic receptor in the rat pineal gland is an alpha3beta4 subtype. Mol Pharmacol. 2004 Oct;66(4):978-87.




  • Liu PS, Lin CM. Phthalates suppress the calcium signaling of nicotinic acetylcholine receptors in bovine adrenal chromaffin cells. Toxicol Appl Pharmacol. 2002 Sep 1;183(2):92-8.




  • Palmero S, Bardi G, Coniglio L, Falugi C. Presence and localization of molecules related to the cholinergic system in developing rat testis. Eur J Histochem. 1999;43(4):277-83.




  • Ramirez-Romero R, Desneux N, Decourtye A, Chaffiol A, Pham-Delègue MH. Does Cry1Ab protein affect learning performances of the honey bee Apis mellifera L. (Hymenoptera, Apidae)? Ecotoxicol Environ Saf. 2008 Jan 16 [Epub ahead of print]




  • Sala F, Nistri A, Criado M. Nicotinic acetylcholine receptors of adrenal chromaffin cells. Acta Physiol (Oxf). 2008 Feb;192(2):203-12.




  • Tomizawa M, Casida JE. Neonicotinoid insecticide toxicology: mechanisms of selective action. Annu Rev Pharmacol Toxicol. 2005;45:247-68. Istituto Superiore di Sanità




  • Sign the petition to ban neonicotinoids in the UK and help safeguard Britain's threatened bee population


    domenica 10 luglio 2011

    Il pazzo e il pendolo

    " Stoltezza fanciullesca reca salute."


    Le vie erano popolate di megafoni, ad ogni 

    crocicchio potevi

    ascoltare, ininterrottamente, la propaganda ;

    eppure, nonostante quel chiassoso vociare di

    voci asettiche, la gente continuava a vivere.

    Vietati da tempo gli assembramenti umani con un 
    nucleo superiore

    alle tre persone, l'unico modo che restava a chi 

    volesse contatti

    sociali era il bagno delle folle, le vie erano piene di

    struscinatori, gli orgasmanti di folle, sino al 

    coprifuoco.

    Cassandra lo sapeva bene che aveva tutto il 

    tempo che le

    occorreva: si era vestita, rossa, come una 

    enorme, invitante bocca e

    vagava fra gli effluvi di umori cittadini. 
     
    Sembrava, con quel suo frusciante mantello, una 

    manta

    sanguigna. Le gambe sgusciavano dal purpureo

    drappo come compassi che misurano il mondo .

    Camminava rasente le botteghe dei distributori di 
    merce, con

    l'incedere di un felino, cercava solo il suo

    particolare umore. Ad un tratto la vista fu scossa 

    da un leggero

    luccicore, aveva captato un emanatore di flussi 

    nel suo campo

    sensoriale. Non fece assolutamente nulla, non le 

    sarebbe punto

    piaciuto se quello lì fosse stato un emanatore 

    incosciente, senza

    potere, quindi si limitò a lasciargli la sua scia 

    feromonica lungo il sistema neurale.


    Due ratti da combattimento si erano azzuffati 

    all'angolo della

    strada: i loro rispettivi padroni erano stati 

    sgozzati dalla

    furia omicida di questi nuovi animali da guardia 

    allevati in

    laboratori e fognature, cattivissimi, a volte 

    incontrollabili.

    Cassandra guardò di sbieco i poliziotti 

    ricomporre  i cadaveri e

    sgusciò via di lì con i testicoli di una delle due 

    vittime; erano

    finiti a pochi passi da lei, quando era cominciata 

    la

    cagnara. Svoltò nelle buie trasversali del Korso e 

    si trovò

    sommersa nella penombra, afferrò quelle due 

    tenere ovette e ne

    fece un sol boccone.

    Non aveva notato che un'ombra la seguiva da 

    lontano e non vi fece

    mai caso, anche se poi ebbe modo di conoscere 

    intimamente i suoi tegami.

    Fu bollita, rosolata, cucinata in tutte le salse, i 

    clienti

    dell'House pagavano un occhio della testa, ed 

    anche un polmone,

    per degustare la famosa passera in salsa tartara.

    Tutta la scena era stata ripresa via satellite dalle

    agenzie di

    stampa che ne fecero il teleromanzo della 

    settimana: sette puntate

    mozzafiato da seguire via cavo comodamente in 

    casa propria ; titolo: 
     

    " delitto e castigo" .


    Quella mattina Alpo si era svegliato con una strana 
    sensazione addosso,  come se un'improvvisa, remota 
    terra stesse vibrando fra le sue stesse membra.
    Come le narici si dilatano all'aroma del caffè e lasciano 
    penetrare il senso attraverso il setto, così sentiva addosso al
    suo cerebro le mani invitanti d'una remota Ghea.
    Lungo la strada che lo separava dall'agenzia, quest'aroma 
    s'insinuava sempre più fra i suoi neuroni, soffiando lungo le 
    vertebre il caldo vento umido dal fragrante humus.
    
    Lo schermo trasmetteva un nuovo video film a puntate dal titolo 
    enormemente lungo. 
    Lo schermo viscido d'unto della sotterranea di tappeti e scale
     mobili abbandonò il campo visivo di Edgar che si 
    apprestava a risalire in superficie.
    Il centro commerciale che si snodava lungo le uscite della 
    sotterranea era tutto uno sfavillio di luci e colori, abbaglianti 
    per chi era abituato, come lo erano quasi tutti i pendolari, alla 
    scarsa luce della periferia.
    Sogni in offerta speciale, dalle ammiccanti vetrine, invitavano ad 
    entrare nel mondo dei giusti; profumi e balocchi per l'illusione 
    di un giorno o forse più. Ai margini di queste luminescenti 
    cornici, gettati in terra come stracci vecchi, i poveri, gli 
    incapaci deboli stritolati dalla grande ruota della fortuna, le 
    macchie grevi della metropoli.
    Alpo, ogni volta che scorgeva uno di questi derelitti, sentiva in
    sé uno strano senso di colpa, come se fosse stato lui, proprio 
    lui, l'artefice della disfatta di tutti quegli esseri. Cercava di 
    alleviare il suo peso con un'elemosina, ma, per ogni obolo 
    offerto, nelle tempie battevano come cupi colpi gli sguardi dei 
    mille altri che era impossibile accontentare. E fu proprio per 
    sfuggire a questa oppressione che proseguì il suo cammino 
    a testa 
    bassa,.. destinazione?  Una vecchia chiesa sconsacrata 
    utilizzata tempo addietro  come garage privato.
    
    -Forse Jung,con la sua straordinaria capacità di veggenza onirica 
    avrebbe potuto scorgervi i deliziosi stucchi che un tempo 
    l'affrescavano e nei suoi occhi sarebbero riapparsi gli splendidi 
    cromatismi dei mosaici alle finestre ormai in frantumi.
     Edgar Alpo vi leggeva unicamente la metafora dei nuovi valori, 
    l'orribile proiezione dell'inconscio collettivo incosciente-
    
    Agenzia OLOFUNEBRe-La BLANCHe-,
    
    diceva la porta dal suo similvetro molato; dietro la porta c'era la 
    sala di rappresentanza con un'impiegata addetta alla gestione clienti.
    
    Il laboratorio di montaggio olo-fù era piazzato in quella che un
    tempo era stata la sagrestia, ogni tanto c'era chi giurava di 
    sentirci l'odore denso e pregnante dell'incenso e delle 
    steariche. Beppe era già al suo posto,dopo circa dieci minuti 
    arrivò Zuc e,notando che Edgar era assai distratto subito lo 
    imbeccò.
    "Alpo?-cominciò-
    "Anche stanotte la nostra donna ti ha dato del filo da 
    torcere,eh?".
    "Eh? Si"-rispose meccanicamente com'era abituato a fare.
    "Se ti stanca così? tanto potresti mandarla un pò da 
    me".
    Poi, soffermandosi a contemplare la figura di una defunta che 
    aveva riprodotto in olo-fù con predisposizione orgasmica,sospirò:
    "Con un culo così, avrei risolto i problemi 
    della mia vita!
     Ehi,Alpo, un culo così non avrà mica bisogno di 
    lavorare!” 
    fine quarto episodio

    venerdì 8 luglio 2011

    Resilienza per tutti!!!

    mercoledì 6 luglio 2011

    Stop al panico! - a Mara dell' Isola Nel Kantiere-


    Figlia Della LUNA
                      LUPa OMBROSa DELLa SERA
                   ILTUoRESPIRO VIVe NELVENTO
    
                           SOLCa GLi OCEANI
                 GIOCa COn Le NUBi CARICHe Di PIOGGIA
                   SGUSCIa FRa i VICOLi DELL'ETERE
                  SINoALCALDoVENTRe DELLe STELLE
    
           ILMONDoDELLe MASCHERe E'CADUToAi TUOi PIEDI
          
                     FAGOTToTROPPoINGOMBRANTE
    
                        Da PORTARSi APPRESSO
                         NELLe   PRATERIe 
                            MAGNETICHE
    
                          SEi PURa CALAMITA
                            FLUSSoSIDEREO,
                          DOVe ARRIVERAi MAI?
     
                                CUORE
                          RICORDoDi PELLE
                        MICROSPIa DELL'ANIMA
                     SOFFIa VERSoILVUOToTUTTO
                             RAGGIUNGILA
                    ANCHe SOLoUn ATOMoD'ISTANTE
                            PEr Un BACIO
                              CIAoMARA
     
     


    domenica 3 luglio 2011

    Il tamburo Asmat - Asmat drum

    I tamburi sono fra le più durature sculture Asmat.
    Sono costruiti in legno duro, alcuni in iron wood; molti scultori evitano quest'ultimo per via del suo eccessivo peso.
    Ci vogliono mesi per scolpire un tamburo, lo scultore deve attentamente osservare il processo di essiccazione, altrimenti il legno si spaccherà.
    Scolpito a forma di clessidra, viene elaboratamente arricchito con intagli raffiguranti, generalmente, simboli di caccia.
    Dopo che lo scultore ha scelto una sezione di ceppo su cui lavorare, mette delle braci ardenti in cima al legno per carbonizzarne l'interno e con un bastone scava il legno bruciato.
    Quando il tamburo è pronto, una pelle di lucertola viene fissata in cima con una colla a base di sangue umano, estratto dal polpaccio del proprietario del tamburo, e calce bianca.
    La testa del tamburo viene accordata con il calore del fuoco e accordata più finemente applicando sulla  pelle vari strati di cera d'api.
    Il tamburo viene tenuto dalla maniglia e, normalmente, viene suonato da seduti, appoggiato sulle cosce.

    Levitazione dell'acqua con la campana tibetana

    La campana tibetana è un antico strumento musicale usato durante la meditazione (produce onde Alfa). 
    Può essere usato anche, una volta riempito d'acqua, per produrre fenomeni di creazione e levitazione di gocce sulla superfice dell'acqua

    Le cellule staminali del sistema nervoso possono autoriprodursi, generando diversi tipi di cellule (neuronali e astrogliali) e anche svilupparsi

    Nervous system cells can replace themselves, give rise to variety of cell types, even amplify

    venerdì 1 luglio 2011

    I droni all'attacco anche in Somalia

    Sono così, ufficialmente, 6 i paesi dove i droni americani compiono atti di guerra:

    Afghanistan
    Pakistan
    Libia
    Iraq
    Yemen

    U.S. strikes with Predator Drones in Somali

    Il colera ad Haiti è stato diffuso dalle forze ONU

    Già in un vecchio post avevamo ventilato questa ipotesi, suffragata da dati scientifici; oggi arriva una ulteriore conferma.
     La fonte del contagio è stata identificata in un battaglione nepalese di caschi blu...

    Purtroppo da decenni viene debitamente taciuto il fatto che, dove arrivano i caschi blu dell' ONU non mancano mai AIDS, malattie veneree, droga e prostituzione minorile.

    Study suggest UN force brought cholera to Haiti